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14 febbraio 2023

Il Centro Destra vince perchè convince

Con la conferma in Lombardia e la conquista del Lazio, il Centro Destra aggiunge un nuovo tassello, lasciando ai cattocomunisti solo quattro regioni (Emilia Romagna, Toscana, Campania e Puglia).

Credo che, di più, non sia possibile.

Ieri ho ascoltato spezzoni di trasmissioni, in radio e televisione, che commentavano gli exit poll, poi le proiezioni, quindi i risultati.

Come al solito, il piagnisteo dei conduttori e dei commentatori cattocomunisti si è concentrato sulla zattera dell'astensionismo, quasi a voler accreditare l'immagine che tutti quelli che non sono andati a votare fossero di sinistra.

In realtà l'astensionismo è una risposta (sbagliata) alla sfiducia verso un modo di far politica che colpisce tutti i partiti e gli schieramenti e che, ex contrario, dimostra solo che il Centro Destra è percepito meglio della sinistra, riuscendo a mobilitare una maggioranza di votanti.

I conduttori e commentatori agit prop della sinistra cercano anche la scusante della divisione, ma anche quella è demerito della sinistra e merito del Centro Destra.

Praticamente è dal 1994 che il Centro Destra si presenta unitariamente (con l'unica, fatale, eccezione del 1996) e ciò accade perchè, come dimostrano i flussi elettorali, sono i MIlitanti ed Elettori del Centro Destra ad essere omogenei ed a trascinare, superando le legittime aspirazioni ed ambizioni personali, i propri rappresentanti e leaders.

C'era Berlusconi, il grande aggregatore, l'inventore del Centro Destra, al quale subentrò Salvini, ma entrambi fecero l'errore di accettare di far parte di un governo con i cattocomunisti, presieduto da un individuo odioso e odiato dall'elettorato di Centro Destra, Draghi, asservito a Bruxelles, che così si spostò, senza problemi, sulla Meloni.

Sono cambiati, di molto, i risultati dei singoli partiti, non quello complessivo di Coalizione, perchè è l'Elettorato che vuole uniti i tre partiti e se prende in considerazione di cambiare il proprio voto, tale spostamento è solo all'interno della Coalizione.

Come dimostra il fallimento dei renzicalendiani nonostante l'immissione di transfughi da Forza Italia che, evidentemente, hanno portato solo il loro nome e nessun voto.

Ma il Centro Destra vince anche perchè il suo progetto di società si trasforma in una proposta politica che è più convincente, concreta e credibile di quella della sinistra cattocomunista che si rifugia dietro le derive televisive di nani e ballerine e balla sulle note di commentatori asserviti al potere finanziario ed affaristico.

Tutto ciò porta ad un fortissimo mandato per i due governatori eletti, ma anche rafforza la posizione e le scelte che prenderà la Meloni.

Un Governo Meloni più forte all'interno, quando vorrà affrontare i voti per la riforma costituzionale, ma anche quando vorrà sostituire i dirigenti di nomina pubblica, compresi quelli della televisione.

Un Presidente del Consiglio più forte anche all'estero, dovre potrà portare con maggior energia e determinazione la voce dell'Italia avendo compresso sul piano elettorale interno i portaborse di Francia e Germania, che sono i veri nemici dell'Italia.

Gli Elettori si sono dimostrati più intelligenti, informati e smaliziati di quanto non pensassero nani, ballerini e conduttori radio televisivi che hanno proposto una narrazione che, alla prova delle urne, è risultata estranea al sentimento nazionale.

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