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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

21 febbraio 2023

E' ora di pensare ad agire anche da soli

Continuano ad arrivare clandestini, sia tramite le ong, il cui flusso è stato rallentato da un tiepido decreto del Governo, che in autonomia.

La Meloni ha iniziato un lungo, faticoso e incerto percorso con l'obiettivo di coinvolgere l'Europa tutta e i paesi africani di partenza, in una politica che arrivi ad aprire centri di smistamento in Africa e autorizzi l'accesso all'Europa solo di chi ha effettivamente diritto a venire (essenzialmente quella esigua minoranza che scappa da guerre e persecuzioni).

Sarebbe la soluzione ottimale (o quasi, perchè con tutti i soldi che versiamo ci si aspetterebbe un intervento fattivo dell'onu che, invece, come sempre, è il luogo dell'inutilità verbosa) se non fosse troppo lenta a prendere corpo, anche perchè chi non è direttamente coinvolto dai flussi non ha alcun interesse a fare la parte del "cattivo" come accadrebbe se l'Europa nel suo complesso rimandasse a casa il 90% di quelli che arrivano sulle rive africane del Mediterraneo.

Credo che la Meloni debba darsi un termine, trascorso il quale, se non ci saranno concreti interventi dell'Europa, decida un intervento diretto e solitario (o con chi volesse essere della partita) con l'unica soluzione disponibile: respingere TUTTI i clandestini.

Non sarebbe indolore, ma una Nazione indebitata e con i cappi al collo generosamente stretti da Draghi con i suoi prestiti contratti con l'Unione del Male, che deve sempre ingegnarsi per trovare risorse per l'energia, per riparare ai buchi di undici anni di governi cattocomunisti, non può permettersi di accogliere altri clandestini che bisogna alloggiare, nutrire, curare, istruire.

Tanto più che si deve rifiutare l'applicazione del diritto internazionale e marittimo non potendo certo essere considerati "naufraghi", quelli che si mettono in mare su una zattera,sapendo di non poter giungere a destinazione, con l'intento di obbligare moralmente altri a spendere del proprio per recuperarli e portarli, gratis, dove volevano andare.

Soprattutto se il copione si ripete più e più volte anche nella medesima giornata.

E' come se tutti i carcerati iniziassero uno sciopero della fame per ottenere sconti e agevolazioni, ricattando così o, almeno, cercando di ricattare moralmente le anime più deboli.

Se l'Europa o l'onu non provvederanno (diciamo entro l'anno ?) ad aprire i primi centri di smistamento in Africa, accollandosi la gestione dei clandestini, allora dovrà farlo l'Italia.

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