Da alcuni giorni assistiamo ad un rigurgito di antifascismo vintage.
Il casus belli è stato un "corpo a corpo" davanti ad un liceo fiorentino che ha dato subito inizio alla liturgia antifascista.
Che non è finita neppure quando sono apparsi chiari i termini dello scontro.
Un gruppo di ragazzi di Azione Studentesca ha organizzato una distribuzione di volantini nei quali erano esposte le loro opinioni e proposte, davanti ad un liceo fiorentino.
Un gruppo di estremisti di sinistra ha cercato di impedire la diffusione del volantino ma, questa volta, ha dovuto ripiegare a seguito della reazione di altri giovani di Azione Studentesca che erano venuti per garantire la agibilità politica della piazza alla loro parte politica.
E' esattamente quello che si faceva negli anni settanta, quando si andava a dar manforte in altri istituti per poter far conoscere le proprie opinioni, superando il tentativo di bavaglio che la sinistra voleva imporre, anche con la violenza.
Del resto sono documentate le aggressioni che gli estremisti di sinistra hanno promosso contro semplici gazebo informativi della Lega, di Fratelli d'Italia e persino di Forza Italia nelle strade in cui si cercava di diffondere una opinione.
Se gli estremisti di sinistra non avessero cercato di circondare chi distribuiva i volantini per impedire loro di consegnarli agli studenti, nessuno avrebbe reagito.
Ognuno può quindi rispondere alla domanda del titolo, senza aspettare l'imbeccata della stampa, radio e televisione.
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