Ca va sans dire sono tutti per la Harris, per quattro anni vicepresidente più volte ridicolizzata per le sue sguaiate apparizioni, ma ora portata in processione come una madonnina del miracolo.
Con uno sforzo encomiabile le penne rosse italiane stanno spingendo con una forsennata campagna elettorale per diffondere ottimismo sulla Harris, cercando di ingannare i lettori più creduloni, neanche dovessero poi portarli a votare.
E' divertente leggere come le penne rosse che scrivono nei giornaloni dei poteri forti e ormai non più occulti, cerchino di accreditare una marcia trionfante della Harris, che starebbe sbaragliando le armate del perfido Faraone Trump, colui che per quattro anni osò governare l'America e il mondo senza iniziare una guerra, fomentare un colpo di stato, armare mani assassine di singoli o di gruppi.
Una oscura parentesi, secondo gli esegeti della Harris, in mezzo a dodici, diconsi dodici !, anni di amministrazione "democratica", otto con Obama (dal 2009 al 2016) e quattro con Biden e la stessa Harris (dal 2021 al 2024),
Eppure i proclami della Harris sono tutti improntati alla necessità di salvare la democrazia, di ricostruire l'America, di combattere la povertà, di ripristinare il diritto (sic !) all'aborto e via discorrendo, come se per dodici anni negli ultimi sedici e, soprattutto, nei quattro anni che stanno concludendosi, loro fossero stati relegati all'opposizione, senza alcun potere di intervento.
Un po' come se in Italia un partito fosse stato al governo, senza vincere le elezioni, per dieci anni e, una volta insediatosi un governo di colore opposto, cominciasse a denunciare situazioni di povertà, di crisi economiche, di perdite di potere di acquisto, dicendo che bisogna fare questo e quello, che lui non ha fatto in dieci anni (per fortuna).
Come dite ?
E' proprio quello che sta accadendo in Italia ?
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