Grande spazio viene concesso alle opinioni dell'organizzazione terrorista palestinese di Hamas, ma anche a quelle degli Hetzbollah e degli Houthy.
Io ero rimasto ai solenni proclami di non trattare mai con i terroristi, che rapiscano un personaggio pubblico, che prendano in ostaggio un aereo con i passeggeri, che siano organizzati in bande locali, che si mettano a gambizzare le persone.
Era la posizione giusta: fare il vuoto intorno a loro e, dando loro la caccia, anche uno alla volta, annientarli, estirpando il Male.
Trattare con Hamas sarebbe come se, in occasione del rapimento Moro, Cossiga, ministro degli Interni, si fosse messo a trattare con loro per il tramite di un mediatore compiacente, ad esempio Castro.
Così, per fortuna, non fu e, almeno in quella occasione, lo Stato meritò la "S" maiuscola.
Pur tuttavia non mi meraviglia il fatto che in un'epoca in cui vengono esaltate più le volgari devianze che la dignitosa normalità, l'amministrazione democratica americana si metta a trattare con i terroristi palestinesi, offendendo tutte le vittime di oltre sessanta anni di azioni criminali.
E come ringraziamento per la legittimazione che ricevono, costoro, tramite i "colleghi" Houthy, danneggiano il commercio internazionale, facendone lievitare i costi, sparando missili contro le navi in navigazione nel Mar Rosso.
E ce lo meritiamo, perchè il trattare con i terroristi rende la loro azione ai nostri danni un contrappasso totalmente appropriato.
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