Le ripetute sentenze di una magistratura militante, le affermazioni contro la Polizia, le scelte di organismi pseudo internazionali di sposare la causa della sostituzione etnica, le incriminazione nei confronti di chi si difende dalla criminalità o difende tutta la Società dalla criminalità, non possono essere considerate sporadiche e non collegate parti di una strategia che, oggi, sta producendo lo sforzo maggiore per distruggere tutto quello che la nostra Civiltà ha costruito.
Negli Stati Uniti si avvicina la data di una elezione fondamentale, che disegnerebbe per i prossimi anni l'indirizzo non solo di quella nazione ma di tutto il mondo.
La candidata democratica Harris, nel tentativo di riprendere quota almeno tra la sua gente, ha lanciato la proposta di un "risarcimento" nei confronti dei negri per tutto quello che avrebbero subito.
Analogamente molti stati del vecchio terzo mondo, alzano le loro pretese, probabilmente aizzati da storici nemici dell'Occidente, per reclamare analoghi "risarcimenti".
Ma gli elementi peggiori, autentiche quinte colonne di questa ondata che vorrebbe riscrivere la Storia, sono i nostri simili che si adeguano a quelle pretese, che chiedono scusa per aver portato la Civiltà ovunque, per aver creato un mondo nel quale, il maggior numero di persone, nel maggior numero di località, vive meglio che in ogni altra epoca della storia umana.
Siamo giunti al punto che alcuni vecchi cattocomunisti sono stati ripresi a portare fiori dove è morto un maliano che aveva aggredito un Poliziotto che si è, ovviamente, difeso, difendendo in tal modo tutti noi.
Ogni giorno di più abbiamo la consapevolezza che il primo nemico dell'Occidente è all'interno dell'Occidente stesso e ne ascoltiamo le folli tesi in una infinità di programmi radio televisivi, oltre a leggerne la versione ignorante sui social media.
Ma l'assalto cattocomunista, così violento di questo periodo, è sintomo di paura, è il disperato tentativo di ribaltare una tendenza che si sta manifestando in tutto l'Occidente, dove crescono e talvolta riescono anche a prevalere le forze che hanno il buon senso di richiamarsi alla Tradizione, alla Identità Nazionale, alla Storia dei Popoli e delle Nazioni europee di cui possiamo e dobbiamo andare orgogliosi.
Una tendenza che se riuscirà a darsi continuità e non si farà sopraffare dal colpo di coda dei negazionisti della Storia e della Civiltà, potrà imprimere al mondo una spinta rinnovata verso ulteriori traguardi di Progresso e di Benessere.
Anche i piccoli passi, anche le scelte che appaiono di ripiego o troppo timide, aiutano in questa guerra per la Civiltà contro la barbarie che vorrebbe cancellare la nostra Storia e la nostra Identità.
Sarebbe quindi opportuno cercare ciò che ci unisce senza voler spaccare il capello in quattro che rischia solo di dividerci e di consegnarci ai cattocomunisti.
Nessun commento:
Posta un commento