Non ero neppure convinto che l'accordo con l'Albania potesse risolvere il problema, solo avviare il percorso e comunque io avrei preferito le maniere forti del respingimento attivo.
Però le reazioni isteriche e sopra le righe delle ong alla prima nave che sta consegnando un gruppo di clandestini ai centri in Albania comincia a farmi ricredere,
Forse aveva ragione la Meloni nel suo approccio sin troppo rigorosamente legalista (che i magistrati si affretteranno a contestare con discutibili sentenze e ordinanze) e molto lento nella sua attuazione.
Forse, viste le reazioni delle ong, il richiamo umanitario era solo la foglia di fico di interessi molto più materiali.
Anche la reazione delle altre nazioni europee, con apprezzamenti che non ci si aspetta da Spagna, Germania e Regno Unito (sarebbe eccessivo aspettarsele dalla Francia) e persino dalla Von der Leyen, sembra dare ragione alla Meloni ed alla sua scelta "moderata".
Gli arrivi sono diminuiti e probabilmente diminuiranno ancora di più nel momento in cui si spargerà la voce che non in Italia, ma in Albania i clandestini dovranno attendere la loro sorte.
In Albania dove dubito potranno godere di tutti i benefici che hanno in Italia, "paghetta", wi-fi gratuito, cibo che rifiutano se non è di loro gradimento.
La reazione stessa delle ong è sintomatica di un qualcuno cui cominciano ad essere sottratti i giocattolini con i quali si trastullava autoproclamandosi santo.
Adesso il Governo dovrà "solo" trovare il modo di sfilare ai magistrati ogni competenza sull'immigrazione clandestina, per poter agire con la massima efficacia a difesa dei Confini e della Identità Nazionale, senza veder vanificato il proprio lavoro.
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