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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

06 maggio 2006

E la chiamerebbero giustizia ?


Cesare Previti, suo malgrado, è assurto a simbolo (e "martire") della Libertà contro la deriva faziosa di una giustizia la cui parte militante è degna dell’Uganda di Idi Amin Dada
Condannato a 6 anni (rispetto agli iniziali 13 : tredici !!! neanche ad un assassino !!!) richiesti dalla procura di Milano, si è dimesso da parlamentare e affronterà il carcere da innocente.
Quanta differenza con Toni Negri che, nel momento in cui perdeva l’immunità parlamentare, fuggiva all’estero, per poi tornare in Italia previo accordo di stendere un velo sulle sue condanne !
Quale differenza con Silvia Baraldini, trasferita dagli Stati Uniti all’Italia per scontare la sua pena per terrorismo grazie all’intercessione del ministro “dalle mani sporche di sangue” Diliberto che, in cambio, offrì l’oblio sulla strage del Cermis, per poi vederla – lei che doveva essere malata e in fin di vita – saltellare alla corte di Veltroni ?
Quale differenza con Sofri & Co. che manovrano per ottenere la grazia senza chiederla !
La sentenza della cassazione andrà letta nelle sue motivazioni, ma per come si presenta ictu oculi, appare più vendetta politica che equilibrata giustizia.
Cesare Previti è stato condannato per corruzione, ma i giudici che avrebbe dovuto corrompere sono stati assolti.
In pratica gli si imputa una corruzione … senza che siano esistiti i corrotti, materia prima perché corruzione ci sia.
Perché se anche avesse fatto delle avances, quei giudici avrebbero dovuto denunciarle, cosa che non hanno fatto, quindi non ci sono state neppure le avances, sennò quei giudici sarebbero stati condannati, quanto meno per un fatto omissivo..
Ma non è solo Previti.
Le corti di appello hanno frettolosamente chiuso, imballato e spedito i verbali dei seggi elettorali senza procedere neppure al controllo accurato sulla materiale esattezza dei dati trascritti.
E altrettanto frettolosamente la cassazione ha dichiarato il risultato con meno di 25000 voti a favore della sua amata sinistra.
Giampiero Fiorani e Stefano Ricucci si sono fatti o si stanno facendo mesi di carcere per addebiti che appaiono analoghi a quelli di Giovanni Consorte che è libero come un fringuello.
La cassazione continua a voler far spendere il denaro dei contribuenti, con l'unico risultato di continuare a tenere sotto processo Silvio Berlusconi e rimanda alla corte di appello di Milano la vicenda del “lodo Mondadori” per la quale il Premier fu assolto dalla stessa corte di appello: chissà che un’altra sezione, sotto un altro governo non trovi il coraggio di condannarlo ?
Se Silvio Berlusconi appronta delle migliorie nella sua residenza sarda di Villa Certosa arrivano subito i controlli.
Se Silvio Berlusconi viene ospitato in una villa a Napoli durante la campagna elettorale e poi questa villa viene restaurata, arrivano subito i sequestri e gli accertamenti.
Magistrati che mandano assolti terroristi o comunque personaggi contigui agli ambienti terroristi sulla base di sottili distinguo tra "terrorista" e "guerrigliero" e magistrati che pretendono di incriminare Agenti della C.I.A. che ci hanno liberato di terroristi che stazionavano sul nostro territorio.
E ancora magistrati che vorrebbero mettere alla gogna giovani Marines che hanno seguito le loro regole di ingaggio.
Non è necessario rendersi parte attiva per "delegittimare" la magistratura militante (a senso unico): ci riesce benissimo da sola.

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12 commenti:

Otimaster ha detto...

Nulla da eccepire Monsoreau la sentenza è aberrante a prescindere dal sussistere di motivazioni politiche, che per inciso a mio parere ci sono, temo che questo sia solo l'antipasto di quello che ci aspetta se le cose continuano così.

Anonimo ha detto...

Post molto rabbioso, ma in larga parte condivisivile.
Quo usque tandem abutere, magistratura, patientia nostra?

Unknown ha detto...

Personalmente non metterei la mano sul fuoco per garantire l'innocenza di Previti e lui non mi ispira molta fiducia. Ma, certo, me ne ispira molta meno una magistratura così politicizzata, che delegittima agli occhi degli italiani, non solo se stessa, ma lo stesso valore della giustizia.

Lo PseudoSauro ha detto...

Innocente o colpevole che fosse, la pena comminata in prima istanza era identica a quella affibbiata alla ragazzina di Novi Ligure che aveva sterminata la famiglia. Gia' questo basterebbe per armare un po' di cittadini con bastoni nodosi e dare l'assalto ai fortilizi di MD. Se poi si trattasse d'innocente allora ci vorrebbero corda e sapone. Altro che balle. Il Magistrato e' un funzionario al servizio del cittadino, non un despota: e' cosi' difficile da capire? Alla faccia del "conflitto d'interessi"... diciamolo chiaramente che abbiamo le BR infiltrate in magistratura e che anche la sinistra non e' del tutto tranquilla, anche se gode di un trattamento previlegiato.

Massimo ha detto...

"Quo usque tandem abutere, magistratura, patientia nostra?".
Bello sottoscrivo :-)
E i post rabbiosi servono proprio a mantenere alta la tensione tra chi, come noi, non vivendo di e sulla politica, abbiamo meno motivazioni per impegnarci.
La rabbia serve appunto a motivare ed a stimolare la reazione.

Lo PseudoSauro ha detto...

Guarda Mons, a me da buon "fascista" di finire in galera per un reato d'opinione interessa proprio poco, ma se non si danno una regolata fanno la fine di Robespierre; nella loro presunzione si sentono superiori fino alla Storia. Al primo assassino recidivo, vedrai che casino. In una democrazia non c'e' spazio per gente cosi'; non si possono digerire 30 anni di vendette giudiziarie con l'Alice di turno che parla di "attacchi alla Magistratura. La categoria tutta ha perso di credibilita' e i Magistrati stessi dovrebbero provvedre, visto che ogni Esecutivo e' sotto tutela. E poi cianciano di "fascismo".

Anonimo ha detto...

A Cesare quel che è di Cesare :-)

Massimo ha detto...

Credo che, nella fattispecie, si tratti di restituire a Cesare quel che è di Cesare: la libertà e il seggio parlamentare. Con tante scuse.

Sì, Sauro, continuando la stagione della persecuzione giudiziaria per fini politici riusciranno anche a processare per reati di opinioni.

Anonimo ha detto...

wikipedia su Prodi:

In April 2006, a British MEP for London, Gerard Batten (UKIP), cited allegations by a London constituent and former FSB agent, Lieutenant-Colonel Alexander Litvinenko, that Prodi had been the KGB's "man in Italy", demanding an inquiry into the allegations. Batten told the European Parliament that Litvinenko had been told by FSB deputy chief, General Anatole Trofimov, that "Romano Prodi is our man (in Italy)". According to Brussels-based newspaper the EU Reporter on 3 April 2006, "another high-level source, a former KGB operative in London, has confirmed the story". Among Litvinenko's most serious claims is that Prodi assisted in the protection of KGB operatives allegedly involved in the assassination attempt on Pope John Paul II in 1981.
http://en.wikipedia.org/wiki/Romano_Prodi#KGB_allegations
Eppure, in galera ci vanno altri.

Anonimo ha detto...

Caro Mons. hai fatto un bel riassuntino delle malefatte della nostra magistratura. Peccato che altri magistrati, non "democratici" e per bene, non cerchino di espellere certi bubboni.
Certo é che la giustizia italiana non funziona e un paese dove la giustizia non funziona é incivile.

Anonimo ha detto...

Vigliacco se nessuno ha notato che il Cesarone se ne tornerà agli arresti domiciliari in meno di un lampo grazie ad una legge "ad hoc" fatta apposta apposta per lui.

Massimo ha detto...

Il punto è che non dovrebbe neppure essere agli arresti domiciliari, costretto anche a rinunciare all'attività parlamentare.
E la legge è a garanzia di tutti i cittadini: della qual cosa, con questa "giustizia", gli stessi "anonimi" dovrebbero ringraziare senza riserve.