Quando pochi giorni fa scrissi un post alle prime avvisaglie delle inchieste sul calcio espressi un’opinione in controcorrente relativamente alla vicenda che coinvolge il calcio.
Adesso che le prime pagine dei giornali sono libere da elezioni – e dai loro risultati che comunque restano sospetti e da verificare con una accurata riconta – il calcio, anche in prossimità del campionato del mondo di Germania, ha preso di forza la supremazia.
Si leggono fondi ponderosi, alti lai e querimonie, geremiadi e intemerate retoriche moralisticheggianti.
Hanno tutti un obiettivo: il marcio che sembrerebbe emergere nel calcio.
Moggi e la “triade” (chissà poi perché coinvolgere Bettega che non mi sembra neppure indagato !) fino a ieri portati ad esempio di come gestire una grande squadra, senza sperperare denaro, oggi sono sulla graticola.
E vi sono finiti anche presidenti di importanti squadre come Lazio e Fiorentina.
Per par condicio, i magistrati sono riusciti persino a tirare in ballo il Milan di Berlusconi (e ti pareva !) perché spulciando tra le intercettazioni hanno trovato il nome di un piccolo dirigente rossonero che non ho neppure trovato nel CdA milanista.
Tutto questo non mi convince.
Non ho mai fatto mistero di non nutrire fiducia nella nostra classe togata.
Mi sembra di rivivere la stagione confusa e ansiogena del 1991-1993, quando ogni giorno i magistrati apparivano in televisione e, dopo aver dichiarato “no comment” lasciavano trapelare di aver inviato avvisi di garanzia ai politici, per arrivare solo ad un pugno di condanne.
Adesso che le prime pagine dei giornali sono libere da elezioni – e dai loro risultati che comunque restano sospetti e da verificare con una accurata riconta – il calcio, anche in prossimità del campionato del mondo di Germania, ha preso di forza la supremazia.
Si leggono fondi ponderosi, alti lai e querimonie, geremiadi e intemerate retoriche moralisticheggianti.
Hanno tutti un obiettivo: il marcio che sembrerebbe emergere nel calcio.
Moggi e la “triade” (chissà poi perché coinvolgere Bettega che non mi sembra neppure indagato !) fino a ieri portati ad esempio di come gestire una grande squadra, senza sperperare denaro, oggi sono sulla graticola.
E vi sono finiti anche presidenti di importanti squadre come Lazio e Fiorentina.
Per par condicio, i magistrati sono riusciti persino a tirare in ballo il Milan di Berlusconi (e ti pareva !) perché spulciando tra le intercettazioni hanno trovato il nome di un piccolo dirigente rossonero che non ho neppure trovato nel CdA milanista.
Tutto questo non mi convince.
Non ho mai fatto mistero di non nutrire fiducia nella nostra classe togata.
Mi sembra di rivivere la stagione confusa e ansiogena del 1991-1993, quando ogni giorno i magistrati apparivano in televisione e, dopo aver dichiarato “no comment” lasciavano trapelare di aver inviato avvisi di garanzia ai politici, per arrivare solo ad un pugno di condanne.
E si contavano gli avvisi collezionati da Craxi e da Citaristi (credo fosse il recordman, senza peraltro poi che abbia fatto un solo giorno di carcere) e da Tizio e da Caio.
Mi sembra di vedere lo stesso accanimento che si ha dal 1994 – quando decise di schierarsi contro i comunisti - nei confronti di Silvio Berlusconi.
E mi viene il sospetto che questa improvvisa accelerata aggressiva contro il mondo del calcio sia solo l’ennesima manovra per okkupare un altro pezzo della nostra società.
Ma questi sono solo sospetti.
Nel concreto c’è una serie di accuse che girano attorno a Luciano Moggi: ieri sull’altare, oggi nella polvere.
Mi verrebbe da chiedere quanti amici sono rimasti a Moggi, fino a ieri circondato da ammiratori e postulanti ?
E senza alcuna velleità di paragonarmi a Manzoni, mi vien da citare (a memoria, chiedo scusa per gli errori): “Lui folgorante in solio vide il mio genio e tacque. Quando con vece assidua, cadde, risorse e giacque di mille voci al sonito mista la sua non ha”.
Mi sembra di vedere lo stesso accanimento che si ha dal 1994 – quando decise di schierarsi contro i comunisti - nei confronti di Silvio Berlusconi.
E mi viene il sospetto che questa improvvisa accelerata aggressiva contro il mondo del calcio sia solo l’ennesima manovra per okkupare un altro pezzo della nostra società.
Ma questi sono solo sospetti.
Nel concreto c’è una serie di accuse che girano attorno a Luciano Moggi: ieri sull’altare, oggi nella polvere.
Mi verrebbe da chiedere quanti amici sono rimasti a Moggi, fino a ieri circondato da ammiratori e postulanti ?
E senza alcuna velleità di paragonarmi a Manzoni, mi vien da citare (a memoria, chiedo scusa per gli errori): “Lui folgorante in solio vide il mio genio e tacque. Quando con vece assidua, cadde, risorse e giacque di mille voci al sonito mista la sua non ha”.
E disgustano le dichiarazioni di personaggi come Veltroni che, dopo aver a suo tempo dichiarato di essere stato, sì, iscritto al PCI ma di non essere mai stato comunista (?!?), adesso ci riprova dichiarandosi non più juventino da tempo, perchè la "sua" Juventusa sarebbe quella di Charles e Sivori, praticamente alla presitoria.
A fronte di simili don Abbondio (e definirli così è concedere loro troppo onore !), mi verrebbe voglia di dichiararmi nuovo tifoso bianconero, se non fosse per l'allergia a tali colori che ho sin da quando seguo calcio e pallacanestro.
Ma si può pensare, addirittura, al “sequestro di persona” per aver chiuso negli spogliatoi un arbitro, cosa che appartiene al novero delle goliardate da scuola e da ufficio ?
Ma si può pensare ad una “associazione a delinquere” solo perché si parla di “dare una lezione” a qualcuno che ti si oppone ?
Ma si può pensare, addirittura, al “sequestro di persona” per aver chiuso negli spogliatoi un arbitro, cosa che appartiene al novero delle goliardate da scuola e da ufficio ?
Ma si può pensare ad una “associazione a delinquere” solo perché si parla di “dare una lezione” a qualcuno che ti si oppone ?
O perchè ci si lamenta di una scelta arbitrale ?
Ma si può pensare che gli arbitri e i dirigenti delle società calcistiche vivano in campane di vetro prive di comunicazione reciproca ?
Forse che i magistrati, che pure devono giudicare di cose ben più importanti di un fuorigioco o di un fallo da rigore, non interagiscono con i politici ?
E come farebbero allora ad accettare le candidature (abbondanti) alle elezioni ?
Forse che nel mondo degli affari le aziende più forti non esercitano pressioni per le “esclusive” o non minacciano di mettere fuori mercato i piccoli che cercano una strada autonoma ?
E gli errori ?
Su Il Giornale di sabato il giornalista Tony Damascelli raccontava la sua personale odissea per essersi trovato nella lista degli indagati pubblicata da un altro quotidiano.
E invece le sue telefonate intercettate non erano rilevanti ai fini del procedimento penale.
E un giornalista, a chi se non al Direttore Generale della principale squadra italiana dovrebbe telefonare ripetutamente ?
Nell’agosto scorso scrissi alcuni post sul calcio, partendo dalla retrocessione del mio Bologna (a proposito: nella stagione 1926-1927 lo scudetto fu vinto dal Torino e quando gli fu revocato per aver comprato una partita, quello non fu attribuito alla seconda classificata, il Bologna, appunto).
In uno auspicavo al ritorno dei “presidenti ricchi e scemi”, a prima della trasformazione delle società calcistiche in spa (legge 91/1981) e, soprattutto, prima delle trasformazioni di queste in società a fini di lucro: legge 18 novembre 1996 nr. 586, conversione del Decreto Legge 485 del 20 settembre 1996.
Ma si può pensare che gli arbitri e i dirigenti delle società calcistiche vivano in campane di vetro prive di comunicazione reciproca ?
Forse che i magistrati, che pure devono giudicare di cose ben più importanti di un fuorigioco o di un fallo da rigore, non interagiscono con i politici ?
E come farebbero allora ad accettare le candidature (abbondanti) alle elezioni ?
Forse che nel mondo degli affari le aziende più forti non esercitano pressioni per le “esclusive” o non minacciano di mettere fuori mercato i piccoli che cercano una strada autonoma ?
E gli errori ?
Su Il Giornale di sabato il giornalista Tony Damascelli raccontava la sua personale odissea per essersi trovato nella lista degli indagati pubblicata da un altro quotidiano.
E invece le sue telefonate intercettate non erano rilevanti ai fini del procedimento penale.
E un giornalista, a chi se non al Direttore Generale della principale squadra italiana dovrebbe telefonare ripetutamente ?
Nell’agosto scorso scrissi alcuni post sul calcio, partendo dalla retrocessione del mio Bologna (a proposito: nella stagione 1926-1927 lo scudetto fu vinto dal Torino e quando gli fu revocato per aver comprato una partita, quello non fu attribuito alla seconda classificata, il Bologna, appunto).
In uno auspicavo al ritorno dei “presidenti ricchi e scemi”, a prima della trasformazione delle società calcistiche in spa (legge 91/1981) e, soprattutto, prima delle trasformazioni di queste in società a fini di lucro: legge 18 novembre 1996 nr. 586, conversione del Decreto Legge 485 del 20 settembre 1996.
Sa osservare con attenzione la data: ebbene sì, pieno regime ulivista, governo Prodi.
Sarà un caso che con il ritorno – con tante ombre - della sinistra al governo sia scoppiata questa vicenda ?
Che distoglie l’attenzione dalle liti tra comari dell’Unione (dove siamo persino costretti a “tifare” Mastella alla Difesa pur di non vedervi seduta Emma Bonino ?) per la composizione del governo con una, nessuna, centomila vicepresidenze ?
Siamo sicuri che sia tutt’oro quello che luccica nei verbali fatti filtrare alla stampa ?
Siamo sicuri che tutto questo giustizialismo di marca robespierrana non sia pilotato per altri fini ?
E proprio alla vigilia dei campionati del mondo ?
Anche se può far piacere vedere la Juventus nella polvere (ma chissà che lo scopo non sia proprio quello di solleticare il pacere perverso di vedere i potenti in ginocchio) io rimango garantista e mi piace ricordare che vige ancora il principio di innocenza.
Sarà un caso che con il ritorno – con tante ombre - della sinistra al governo sia scoppiata questa vicenda ?
Che distoglie l’attenzione dalle liti tra comari dell’Unione (dove siamo persino costretti a “tifare” Mastella alla Difesa pur di non vedervi seduta Emma Bonino ?) per la composizione del governo con una, nessuna, centomila vicepresidenze ?
Siamo sicuri che sia tutt’oro quello che luccica nei verbali fatti filtrare alla stampa ?
Siamo sicuri che tutto questo giustizialismo di marca robespierrana non sia pilotato per altri fini ?
E proprio alla vigilia dei campionati del mondo ?
Anche se può far piacere vedere la Juventus nella polvere (ma chissà che lo scopo non sia proprio quello di solleticare il pacere perverso di vedere i potenti in ginocchio) io rimango garantista e mi piace ricordare che vige ancora il principio di innocenza.
15 commenti:
Non ci siamo.
Per la prima volta in sei anni di battaglie comuni dissento con te su tutto.
Il marcio che "sembrerebbe emergere nel calcio" ha radici profonde, come ho scritto da me.
Già il neologismo Calciopoli è usato per la prima volta in un libro sull' Inter a pag. 52 nel 1998 per raccontare quello successo nel Campionato 1961.
Comunale di Torino, Juventus-Inter. Troppi spettatori,si gioca con la gente in campo,con frequenti interruzioni. Che costringono la sospensione della partita. La Disciplinare assegna, come da regolamento, la vittoria a tavolino all' Inter per 2 a 0.
Immediato ricorso bianconero alla CAF, presieduta dall' avvocato barese Della Volpe, noto per le simpatie per la "signora". Che , caso non più ripetuto, decise per la ripetizione dell' incontro, nel quale l' Inter schierò la Primavera.
PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE DI ALLORA: Umberto Agnelli...
Tralasciando un certo spareggio cui si giunse tra ENORMI polemiche, non solo legate al doping, Calciopoli prosegui con Mantova-Inter del 10 Giugno 1967;un Mantova già salvo fece la partita della vita contro l' Inter. E durante la settimana la Juve, tramite i giornali di famiglia, fece enormi pressioni affinché il Mantova non fosse una vittima designata. E le pressioni si spinsero a casi limite, mettendo in dubbio la professionalità dell' ex-Beniamino Di Giacomo, che guarda caso , segnò la rete biancorossa.
Aggiungiamo poi il cambio dell' arbitro quasi in extremis, e la direzione a senso unico di Francescon, con 2 rigori evidenti negati all'Inter, di cui uno,quello di Scesa su Mazzola CLAMOROSO e l'espulsione di Corso per proteste .
E potrei proseguire fino allo sfinimento con altri campionati in cui ci scipparono lo scudetto.
Veniamo al Milan.
Non è questione di par condicio: da anni è nota la "strana" Santa Alleanza spiattellata a tutti tra Juve e Milan a tutti i livelli, compresi certe operazioni di mercato,compreso la cessione in prestito di Abbiati dopo il Torneo Berlusconi nel quale Buffon si fece male; Berlusconi ,piuttosto che rivendicare, SBAGLIANDO, questi 2 scudetti, avrebbe dovuto pensare dove sarebbe andata la Juve senza Abbiati che nel girone d'andata ha fatto miracoli.
E vediamo poi quello che verrà fuori da Nesta...
Quanto a Meani,beh, l'essere addetto agli arbitri, non è certo cosa da poco;tant' è che riuscì a riavere Puglisi.
Logicamente per il Milan nessuno pretende una condanna pesante come per la Juve, la Lazio (e questo mi spiace)e la Fiorentina. Ma da lì a dargli 2 scudetti...
L'assegnazione del campionato alla terza non è poi così campata in aria, come spiega a pag.15 la Gazzetta di oggi.
Quanto a Moggi, trovo vergognose le sue lacrimuccie da scolaretto,soprattutto se rapportato con l'arroganza ben nota del personaggio, ben riscontrabili nelle intercettazioni.
Veniamo al sequestro di persona.
Restando il fatto che un Reato è sempre Reato, nel caso specifico di Paparesta non è certo una goliardata.
Se io per fare uno scherzo ad un amico od un collega, lo chiudo a chiave e me ne vado, pur rimanendo reato, può essere una goliardata.
Ma se io sono arrabbiato con lui, se nutro sentimento di vendetta, e la persona chiusa a chiave è pure PUBBLICO UFFICIALE come lo è un arbitro, il reato è di una gravità palese.
E le dichiarazioni ulteriori di Paparesta confermano il clima omertoso.
Garantismo.
Qui non si tratta di essere garantisti o giustizialisti:i processi penali seguiranno il loro iter normale.
Diverso il percorso che ha la Giustizia Sportiva , i cui tempi devono essere corti per ragioni note.
Il caso della Juve non è rapportabile allo scudetto revocato,perché le partite sono moltissime. E soprattutto è il clima che va cambiato;perchè nonostante tutto, l'arroganza in casa bianconera continua, come testimoniano le dichiarazioni di Capello.
Tant' è che è IMMEDIATAMENTE caduta la candidatura dello stesso a guidare l' Inter la prossima stagione.
E , per una volta, concordo con Moratti: uno così non lo voglio manco morto. E la pensano così tutti gli Interisti che conosco.
Ben venga questa pulizia, cui come tifoso bolognese dovresti guardare con interesse, per via dell' episodio che vi penalizzò la scorsa stagione.
Per questo la Juventus , come già ipotizzato in una riunione in FGCI deve ricevere una punizione ESEMPLARE, paragonabile alla Pena di Morte che dovrebbero subire gli assassini di Tommy ed altri mostri .
Per questo , poichè gli episodi sono molteplici e reiterati, non può bastare la revoca degli scudetti e la retrocessione in B, ma va invocata,secondo regolamento, l'esclusione dal campionato di competenza.
Fino a far partire la Juventus dalla C2,dalla D o dall' Eccellenza.
Piuttosto, se vogliamo buttarla in politica, poniamo l'accento sul vergognoso e furbesco tentativo di Prodi di passare la patata bollente a Letta, che per fare il Presidente non andava bene...
Condivido il tuo punto come spesso Mons. Ho da lungo tempo in antipatia i personaggi alla Moggi che hanno tolto a molti appassionati il gusto di seguire il calcio. Però non si può essere garantisti a correnti alternate, è vero. Soprattutto quando certe cose emergono improvvisamente bisogn anche chiedersi cosa i nostri eroi togati hanno fatto per tanto tempo. Poi non sopporto questo accanimento contro la dirigenza della Juve senza coinvolgere minimamente la proprietà. Di Veltroni non ne parliamo ma lo stesso dicasi di quei tifosi che affermano, "io ero per la Juve degli Agnelli". Come se questa non fosse cmq frutto di quel tipo di gestione. Ieri Travaglio da Fazio pontificava che in fondo se certi giocattoli si rompono è grazie "alla variabile impazzita" che la magistratura rappresenta nel sistema supercorrotto della nostra Italia. Bene tu concorderai con me che da molte gravi disfunzioni di alcuni - e sottolineao alcuni - settori della magistratura deriva proprio il disordine che ragna sovano in molti ambiti della nostra società.
PS: ne approfitto per avvisarti che la nuova Url del mio blog è: http://arolk.blogspot.com/. Se puoi aggiornala sul tuo elenco, grazie;)
Stars: credo che il tifoso abbia preso il sopravvento sul commentatore ... :-)
Federico: da te ho lasciato un OT sul link. Moggi non è certo un personaggio che abbia fatto il bene del calcio, ma che dire dei voltagabbana dell'ultima ora ? Che dire di un Veltroni che, firmatario della legge citata del 1996 è uno dei principali responsabili dell'attuale stato delle cose ? Che dire di quei magistrati (di ben 4 procure) che solo adesso agiscono (eppure se le intercettazioni erano relative allo scorso campionato ce n'era di tempo per muoversi !) ? La stranezza che muove il sospetto è data dai tempi dell'azione. Intanto con questa campagna, come fu per tangentopoli, si fanno fuori delle persone, poi, se saranno innocenti, si vedrà. Non mi piace e visti i precedenti: non mi fido.
Mi spiace molto, Mons, ma mi aspettavo esattamente questo tipo di risposta.
Quello che ho postato sono esattamente fatti dettagliati.
Come da sempre faccio.
Quanto alla presunta "signorilità" della Juve degli Agnelli, lo stile Juve non è mai esistito, come testimoniano gli episodi degli anni '60.
Qualunque tifoso di qualunque squadra potrebbe rivendicare altrettanti episodi che, a suo dire, dimostrerebbero in modo inoppugnabile i gravi danni subiti dalla propria protetta ... :-)
Veramente dei torti fatti all' Inter se ne parla da anni; e non sono solo i tifosi a parlarne.
Un invasione di campo non punita non è un episodio. Ma è un fatto chiaro.
Quanto alla posizione della Juve, non è un tifoso a parlar chiaro, ma un giornalista come Paolo Zuliani, di Controcampo:
http://www.indiscreto.it/indiscreto.nsf/notesnews/D71454B0ED670BE8C125716F002E1A89?OpenDocument
Stando il fatto della responsabilità o meno di Meani,nel caso fosse accertata, non è campata in aria, come scrivo e come supportato non solo dalla Gazzetta, ma anche da molti giornali e TG,la richiesta di Scudetto/i assegnati alla terza.
Ziliani, Paolo Ziliani.
CHI E' PAOLO ZILIANI:
PAOLO ZILIANI è uno dei più noti e apprezzati giornalisti sportivi televisivi d'Italia. Autore dei due programmi sportivi di punta di Italia 1, Controcampo e Guida al Campionato, e in particolare delle brillanti "Pagelle" del posticipo serale a Controcampo, è a Mediaset dal 1988 in qualità di caporedattore.
Laureatosi in Psicologia a Padova, ha iniziato giovanissimo la carriera di giornalista sportivo al Guerin Sportivo, a Bologna, per poi passare al quotidiano Il Giorno di Milano scrivendo di rubriche satiriche sul calcio, sui programmi televisivi e sui personaggi di questo spesso sgangherato carrozzone. Ha collaborato con Panorama, Sorrisi & Canzoni, Il Giornale e come autore televisivo, a Italia 1, ha vinto 3 volte il Telegatto per il migliore programma sportivo, con Calciomania (1990) e con Controcampo (2002, 2003).
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