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01 maggio 2006

Il libro nero del comunismo europeo


Pur essendo uscito a marzo (2006) Il libro nero del comunismo europeo a cura di Stephane Courtois (Mondadori, 479 pagine per 19 euro) ha avuto poche recensioni.
Eppure dovrebbe essere particolarmente interessante, essendo la continuazione del più famoso “Il libro nero del comunismo” centrata sulle infamie del comunismo in europa.
Cento milioni di morti ammazzati, avevamo visto, documentati e certificati dal precedente volume sempre curato da Courtois.
Una ricerca accurata, tra documenti spesso occultati e contro una ideologia che conserva ancora i suoi aficionados, come vediamo purtroppo in Italia, visto che ci facciamo ridere dietro dal mondo intero eleggendo un comunista non pentito alla terza carica istituzionale.
Ma l’ideologia comunista è dura a morire.
E’ crollato il muro.
La nuova ricchezza che caratterizza la Russia e persino la Cina dovrebbe dimostrare come il marxismo-leninismo, il mito dell’operaismo (ridicolmente citato dal neo presidente della camera Bertinotti nel suo discorso di insediamento), il socialismo stesso sono vecchi arnesi che il mondo ha riposto in soffitta e destinati ormai ai robivecchi.
Eppure c’è ancora qualcuno che si ostina a dirsi “comunista”, che non ha vergogna di dirsi e votare “comunista”.
Quel qualcuno nasconderà sempre la testa sotto la sabbia e non avrà letto né il precedente volume sulle infamie del comunismo, né il presente sul comunismo europeo.
E se anche leggesse non cambierebbe idea, giacchè è notorio quanto siano tetragoni i comunisti, che “non capiscono, ma si adeguano” e per i quali i coccodrilli, se non volano ... svulàzen
Il volume dedicato al comunismo europeo inizia con un interessante commento alle reazioni suscitate dal primo volume, per poi, con una sorta di flash back, vedere il comunismo all’opera nell’est sotto il tallone sovietico e anche in due nazioni occidentali.
La Grecia sulla cui terra, dove nacque la democrazia, i comunisti tentarono di impossessarsi del potere con una guerra civile, dimenticata dai più, ma che fu emblematica della perversa volontà di conquista del comunismo.
E l’Italia.
Più che l’Italia un intero capitolo dedicato a Palmiro Togliatti, per decenni leader del partito comunista italiano, considerato “il migliore” e, in realtà, asservito criminalmente alle decisioni di Stalin e quindi suo complice nella soppressione e nelle torture inflitte a decine di italiani che, stoltamente, cedettero che l’Unione Sovietica fosse il paradiso e invece trovarono l’inferno.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
E dalla lettura di quelle pagine terribile traggo ulteriore convinzione nella necessità di separare i destini di chi sceglie la sinistra, con il suo inferno evidente a tutte le persone responsabili, con i comunisti di oggi che sono anche quelli di ieri, comunisti che non sanno dare altro che miseria, terrore e morte, e tutti noi che rifiutiamo quel mondo, quel classismo superato dai tempi e dalla storia.

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8 commenti:

Anonimo ha detto...

Era il libro citato da Berlusconi a proposito dei bambini bolliti...dovrebbero leggerlo tutti gli amichetti di Bertinotti e Diliberto..
Oggi ho saputo che é morto Revel( jean François?) che é stato un valido intellettuale anticomunista di cui avevo letto anni fa un libro molto interessante.Anche i francesi nel loro piccolo combattono..
Ciao! :-)

Massimo ha detto...

Anche se lo leggessero, avrebbero un interesse personale a ignorarne la realtà.
Son comunisti, non persone obiettive :-)

Otimaster ha detto...

Quanti orrori che non hanno insegnato niente a buona parte dei nostri concittadini, che peccato.
Un abbraccio

Eleonora ha detto...

Sono capaci di negare fino all'inverosimile. Direbbero che sono solo invenzioni del fascismo.

Lo PseudoSauro ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Chi, invece, nega il comunismo e la sua storia sanguinaria e liberticida dovreb-
be essere internato in graziose casette
immerse nel verde e ...con le sbarre alle
finestre.
Ciechi e stolidi fino all'ultimo.
Meg

Massimo ha detto...

Ciechi e stolid, ben detto Meg.
Il comunismo è drammaticamente fallito, ma i comunisti esistono ancora e non si vergognano di chiamarsi ancora così.
E questo fornisce il metro con cui valutare il loro spessore morale e intellettuale.
Peggio di loro ci sono solo quelli si fanno infinocchiare e li votano e gli inqualificabili (magari solo 15 anni fa appartenenti alla "diga contro il comunismo") che offrono loro copertura e mascheramento.

Starsandbars/Vandeaitaliana ha detto...

Già, lo sappiamo, i comunisti italiani sono DIVERSI.
Per quello hanno fatto eleggere il Sig. Vladimiro Guadagno.