Mentre attendiamo l’ “habemus papam” che, se i numeri, ancorché usciti nel modo che sappiamo e che ancor grida vendetta, dovrebbe essere proclamato oggi, sollazziamoci con lo sport.
Sollazziamoci ?
Beh, se andiamo a guardare “lo” sport per eccellenza delle italiche genti, c’è poco da ridere.
Alla vigilia di un mondiale (che porta con sé, come sempre, speranze di vittoria) il calcio italiano sembra sprofondare in un pantano da cui nessuno si salva.
Le inchieste della magistratura ordinaria (sempre quella che mette il becco ovunque ! ) ha colpito uno dei “mostri sacri” del calcio: Luciano Moggi, coinvolgendo la dirigenza della squadra più scudettata d’Italia, la Juventus.
A rincarare la dose è arrivato il “gesto ad effetto” del presidente della Figc Franco Carraro che a dicembre avrebbe comunque lasciato.
Personalmente non ho mai avuto simpatia per il bianconero, che si trattasse di Juventus o della Virtus pallacanestro, ma l’accanimento con il quale tre anni fa si portò al fallimento la società felsinea di pallacanestro e che oggi emerge nei confronti della squadra degli Agnelli, mi lascia non poco perplesso.
Ho quasi l’impressione che certi magistrati, dal sicuro della loro torre d’avorio (dove possono essere giudicati solo da altri magistrati) ci abbiano preso gusto ai riflettori e mirino sistematicamente al “bersaglio grosso”, quello che fornisce occasioni di interviste e articoli.
Intendiamoci: il sospetto che, come minimo, un timore reverenziale nei confronti delle società più blasonate e potenti pervadesse gli arbitri, c’era.
Io, però, l’ho sempre – e continuo tuttora – a considerarlo un riflesso condizionato che fa sì che, nel momento in cui si deve in una frazione di secondo scegliere tra due decisioni opposte e si è indecisi, si opti per la squadra che rappresenta “qualcosa” nel calcio ( e non solo) d’Italia.
Non prendo neppure in considerazione le accuse addirittura di “associazione a delinquere” (?) forse un po’ eccessive per l’ambiente cui si riferiscono.
Che pulizia vada fatta, questo è evidente sin dalla vicenda delle false fideiussioni, ma che sia questa magistratura ordinaria a poterlo fare (per autorevolezza e credibilità) è alquanto dubbio.
Lo sport, il calcio, ha un suo ordinamento, con un suo codice disciplinare e in tale ambito si dovrebbe rimanere.
Già gli striscioni apparsi negli stadi domenica scorsa hanno indicato quanto male possa fare la proliferazione di accuse che, poi, impiegheranno anni per essere confermate o smentite.
Male agli interessati, ma , soprattutto, male al calcio stesso, male allo spettacolo e male alla sicurezza negli stadi.
Continuando di questo passo non tarderà molto che nella Juventus, nei suoi giocatori e nei suoi tifosi possa essere identificato “il nemico” solo perchè avrebbe “rubato” scudetti.
E francamente non se ne sente proprio il bisogno di alimentare la violenza domenicale.
Anche perché, alla fine del campionato, vince la squadra migliore e la Juventus lo è stata più delle altre … purtroppo.
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Sollazziamoci ?
Beh, se andiamo a guardare “lo” sport per eccellenza delle italiche genti, c’è poco da ridere.
Alla vigilia di un mondiale (che porta con sé, come sempre, speranze di vittoria) il calcio italiano sembra sprofondare in un pantano da cui nessuno si salva.
Le inchieste della magistratura ordinaria (sempre quella che mette il becco ovunque ! ) ha colpito uno dei “mostri sacri” del calcio: Luciano Moggi, coinvolgendo la dirigenza della squadra più scudettata d’Italia, la Juventus.
A rincarare la dose è arrivato il “gesto ad effetto” del presidente della Figc Franco Carraro che a dicembre avrebbe comunque lasciato.
Personalmente non ho mai avuto simpatia per il bianconero, che si trattasse di Juventus o della Virtus pallacanestro, ma l’accanimento con il quale tre anni fa si portò al fallimento la società felsinea di pallacanestro e che oggi emerge nei confronti della squadra degli Agnelli, mi lascia non poco perplesso.
Ho quasi l’impressione che certi magistrati, dal sicuro della loro torre d’avorio (dove possono essere giudicati solo da altri magistrati) ci abbiano preso gusto ai riflettori e mirino sistematicamente al “bersaglio grosso”, quello che fornisce occasioni di interviste e articoli.
Intendiamoci: il sospetto che, come minimo, un timore reverenziale nei confronti delle società più blasonate e potenti pervadesse gli arbitri, c’era.
Io, però, l’ho sempre – e continuo tuttora – a considerarlo un riflesso condizionato che fa sì che, nel momento in cui si deve in una frazione di secondo scegliere tra due decisioni opposte e si è indecisi, si opti per la squadra che rappresenta “qualcosa” nel calcio ( e non solo) d’Italia.
Non prendo neppure in considerazione le accuse addirittura di “associazione a delinquere” (?) forse un po’ eccessive per l’ambiente cui si riferiscono.
Che pulizia vada fatta, questo è evidente sin dalla vicenda delle false fideiussioni, ma che sia questa magistratura ordinaria a poterlo fare (per autorevolezza e credibilità) è alquanto dubbio.
Lo sport, il calcio, ha un suo ordinamento, con un suo codice disciplinare e in tale ambito si dovrebbe rimanere.
Già gli striscioni apparsi negli stadi domenica scorsa hanno indicato quanto male possa fare la proliferazione di accuse che, poi, impiegheranno anni per essere confermate o smentite.
Male agli interessati, ma , soprattutto, male al calcio stesso, male allo spettacolo e male alla sicurezza negli stadi.
Continuando di questo passo non tarderà molto che nella Juventus, nei suoi giocatori e nei suoi tifosi possa essere identificato “il nemico” solo perchè avrebbe “rubato” scudetti.
E francamente non se ne sente proprio il bisogno di alimentare la violenza domenicale.
Anche perché, alla fine del campionato, vince la squadra migliore e la Juventus lo è stata più delle altre … purtroppo.
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6 commenti:
Ehi Monsoreau, forse sei un po troppo indulgente. Hai sentito le intercettazioni?
Altro che sudditanza psicologica...
Premesso che al sottoscritto di calcio non glie ne frega niente, sono i tempi che fanno pensare: non il fatto in se. La magistratura decide quali sono i temi e l'opinione pubblica abbocca. Non sara' che ci sono cose sulle quali e' meglio soffermarsi troppo.
Mons, da tifosa viola non posso che andare contro i gobbi juventini....:-)))
Ho letto quei brani che hanno voluto far filtrare.
Direi che lo spirito del post lo abbia colto benissimo il Sauro ... ;-)
Inyqua: ogni anno "tifo" Bologna e spero che lo scudetto lo vinca qualsiasi squadra, tranne la Juventus ... :-(
dai retta a un cojone ...
Come abbiamo visto il 9 e 10 aprile, i cojoni non sono proprio le persone cui affidarsi ... :-)
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