Non amo gli agit prop che agli angoli della strada mi bloccano per cercare un'offerta, una firma nel nome dei bambini, immancabilmente del terzo mondo o dell'ecoambientalismo o dei cosiddetti diritti civili / umani.
Rispetto i ragazzi che, probabilmente per poche lire, si prestano al ruolo di vittime delle reazioni infastidite dei passanti e cerco sempre di rispondere cortesemente un "no grazie, non mi interessa", salvo sbottare se sono particolarmente insistenti.
Oggi abbiamo un motivo in più per non rispondere alle richieste formulate nel nome di Amnesty International.
Un rapporto critica l'Italia, addirittura stigmatizza un provvedimento (il decreto sicurezza appena approvato) che non può ancora aver portato neppure uno iato di modifiche.
E' comodo fare le pulci all'Italia, definirci razzisti, dove non vi è alcuna repressione, dove anzi gli organismi come Amnesty trovano finanziamenti e apprezzamenti (non da me, però !), dove gli esponenti di Amnesty non corrono alcun rischio nell'attaccare ministri e partiti ma, anzi, trovano larga copertura mediatica.
Proprio la loro estrema libertà di dire e promuovere qualsiasi iniziativa contro il Governo, dimostra che l'Italia è esattamente il contrario di quello che Amnesty ci dice che sia e che qui non c'è bisogno di alcuna Amnesty.
Perchè non vanno a predicare il diritto a mangiare e bere quello che ci pare in Arabia Saudita o in Iran ?
Perchè non vanno a fermare i passanti a Pyongyang o a Pechino ?
Troppo comodo fare i paladini della libertà con il culetto al caldo e senza correre alcun rischio !
E non si permettano di trattarci da persecutori se vogliamo difendere i confini della nostra Patria, la nostra Identità Nazionale dalle orde di clandestini che i loro compari delle ong vorrebbero scaricare, come hanno fatto liberamente per sette anni, da Monti a Gentiloni, passando per Letta e Renzi, sulla nostra terra.
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