Il prossimo anno aumenterà l'iva.
E' la realizzazione delle clausole di salvaguardia che, accettate da Monti, Letta, Renzi e Gentiloni, sono state sempre rinviate e, con il rinvio, si sono ingrandite esattamente come una valanga che, all'inizio, è solo una palla di neve e rotolando a valle diventa un blocco che tutto distrugge.
Le scelte scellerate di Monti e successori ci hanno ora caricato di circa 12 miliardi di Iva che, per evitarne l'aumento, si sono trasformati in dodici miliardi in meno per la realizzazione dei programmi di governo.
Adesso sembra che, con il prossimo anno, si giunga al capolinea.
E mi sembra una cosa giusta.
Non è possibile rinviare continuamente, scaricandolo sulle spalle di chi viene dopo, tale onere.
Tanto più che l'Iva, per quanto possa esserlo una tassa o una imposta che, per me, rappresentano il "male assoluto", è la più equa delle tasse.
Infatti viene pagata da chi acquista o fruisce di un bene o di un servizio e non, come le imposte generaliste o con le mancate riforme della flat tax o delle pensioni perchè dodici miliardi sono impegnati per evitare l'aumento dell'iva, a carico anche di chi quei beni e quei servizi non utilizza e quindi paga per qualcosa di cui non gode.
Allora non preoccupiamoci, perchè quei dodici miliardi risparmiati, potranno essere utilizzati per aumentare l'incisività delle riforme del governo o anche per ridurre il debito pubblico che sarebbe cosa buona e giusta.
Entra ne
Nessun commento:
Posta un commento