La manovra del primo governo gialloverde d'Italia ha avuto il nulla osta della commissione europea.
Peccato, dico io che speravo in uno scontro dal quale l'Europa sarebbe implosa.
Capisco, peraltro, l'arte del compromesso praticata da chi di politica vive, quindi non ne faccio una colpa a Salvini, come gli elettori grillini non ne dovrebbero incolpare Di Maio.
Mi auguro che questo armistizio, perchè tale è, con Bruxelles, dia il tempo al Governo del cambiamento di incamminarsi con maggior sicurezza e celerità sulla strada che la manovra timidamente inaugura.
Ma dei contenuti ne parlerò quando saranno certi e definitivi, inutile scrivere dei pettegolezzi giornalistici.
Evidenzio che il patto del Nazzareno (pci/pds/ds/pd + Forza Italia, sempre più "vicini, vicini" come motteggiavano una volta a Striscia la Notizia) non è mai contento, cadendo in palese contraddizione.
Se prima auspicavano che fosse ascoltata la commissione e denunciavano la volontà di scontro del Governo intimando di venire a patti con i tiranni di Bruxelles, adesso denunciano che la manovra sarebbe stata scritta "sotto dettatura" della commissione (Gasparri) e che i suoi contenuti ci porteranno in recessione.
Non si rendono conto che se la commissione ha dato il nulla osta, vuol dire che ne condivide l'impostazione generale e se l'impostazione generale è condivisa dalla commissione mentre le opposizioni in Italia dicono che ci porterà in recessione, vuol dire che a sbagliare è la commissione e che dovremmo fare esattamente il contrario di quel che vorrebbe la commissione.
Come ho sempre pensato e auspicato.
Ma gli euro cattocomunisti ormai in Italia sono neuro cattocamunisti, soprattutto quando leggono i sondaggi che continuano a dare fiducia a questo Governo contro il quale dicono tutto e il suo contrario, sollevando solo polvere e danneggiando, loro non le misure del Governo, l'Italia e gli Italiani tutti.
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