Se fosse vero che anche l'Italia accoglierà anche un solo clandestino proveniente da Malta, Conte e Di Maio avrebbero calato le braghe, mostrandosi banderuole prive di affidabilità e porrebbero un grosso problema a Salvini e alla Lega.
In Italia di clandestini ne sono già stati sbarcati sin troppi negli anni dei governi Monti, Letta, Renzi e Gentiloni: non c'è più posto, anzi è ora di svuotare il secchio.
Ma il problema grave è cosa fare se Conte e Di Maio avessero speso la parola dell'Italia per l'accoglienza di qualche clandestino "maltese".
Continuare con questo governo, almeno sino alla messa in opera della quota cento e della legittima difesa, ingoiando il rospo a fronte, almeno, della garanzia che sia l'ultimo ingresso e che dopo, qualunque cosa accada, chiunque sia a pregare in turco, greco o argentino, non ne entrerà più uno e, anzi, si comincerà a rimpatriare quelli già arrivati, oppure far saltare il banco con il rischio (molto fondato) che Mattarella, invece di mandarci alle urne, brighi per formare un governo tra i Cinque Stelle e gli euro cattocomunisti che tornerebbero ad aprire le frontiere a chiunque ?
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1 commento:
Quello che è accaduto, non è un semplice calare le braghe, è molto più grave di quanto appaia. Un primo ministro e un ministro del lavoro che scavalcano un altro ministro dell'Interno in materia di immigrazione, materia di pertinenza di Salvini, esautorandolo di fatto. Le opzioni restano due, quelle che hai detto:
1) ingoiare il rospo e andare avanti con la speranza che non accada più
2) far saltare il banco col rischio che i 5 stelle trovino una sponda nel Pd per andare avanti.
Sì, ma se tutto questo fosse stato fatto bell'apposta per arrivare all'opzione 2?
Personalmente conto sull'arguzia di Giorgetti (ottimo consigliere di Salvini), perché la faccenda ha l'aria di essere un bel trappolone. Perciò ci vuole la testa sul collo e i piedi per terra.
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