L'orologio della Storia avanza inesorabilmente, ma alcuni sembrano avere la testa nel passato e, soprattutto, sembrano aver rinunciato a pensare.
Così dobbiamo leggere che a Rovigo, con il solito post dal sen fuggito, l'Anpi nega l'esistenza dell'eccidio di Basovizza e, quindi, tutta la vicenda delle Foibe.
Il tutto a due settimane dal 10 febbraio, data con la quale, dal 2004, si ricordano i nostri Connazionali brutalmente assassinati dai comunisti slavi, mentre a chi era riuscito a salvarsi riparando nella Madre Patria, i comunisti italiani riservavano sassaiole, fischi e insulti.
A proposito di "accoglienza" di cui si riempiono la bocca gli odierni eredi di quei comunisti che offendevano i nostri stessi Connazionali.
Purtroppo la strada per riparare a quel grave vulnus storico è ancora lunga, perchè è stato dato maggior rilievo a quattro buontemponi che una domenica di carnevale si sono vestiti con le divise delle SS.
Naturalmente, per tale episodio carnascialesco, a sinistra sono andati in fibrillazione con esposti e comunicati.
Silenzio quasi assoluto, tranne la formale e fredda presa di distanza dall'Anpi di Rovigo dell'Anpi nazionale, sulla ben peggiore infamia negazionista che colpisce, ancora una volta, nostri Connazionali.
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