Vedo con sconcerto una ondata riabilitativa per il "Cinghialone", sulla scia di un film.
Craxi, è bene dirlo, fu vergognosamente calpestato nella sua dignità per una questione che coinvolgeva tutta la politica e i politici del tempo.
Ma non è per quello che deve essere e restare condannato, bensì per la sua politica, le sue scelte, la sua ambiguità, la sua arroganza non suffragata dal seguito elettorale.
Craxi fu attaccato vilmente nel 1992 quando ormai la sua parabola politica si era compiuta, gli anni di Palazzo Chigi erano passati e svaniti, ma raccolse quel che aveva seminato.
Non fu uno statista e non fu neppure, come qualche "sovranista" oggi cerca di far credere, un patriota.
La vicenda di Sigonella fu di uno squallore esemplare, avendo schierato i militari Italiani a protezione di una banda di terroristi assassini, con il rischio (concreto) di provocare un bagno di sangue italiano.
Quei terroristi che lui ordinò di proteggere meritavano di essere abbattuti, come poi accadde perchè la lunga mano della giustizia americana arrivò anche al loro capo.
Tante chiacchiere per poi sfornare governi uguali identici a quelli a guida democristiana, con in più uno tsunami di spese che, ancora oggi, sono un fardello che ci viene rinfacciato proprio da quella unione sovietica europea di cui lui fu un fautore con i suoi degni compagni socialisti in giro per le altre nazioni.
No, possono fare tutti i film che credono, ma io Craxi non lo riabilito.
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3 commenti:
Io invece sono orgogliosa di non aver partecipato al lancio maramaldesco delle monetine e degli sputi davanti all'Hotel Raphael nel peggior stile fascio-comunista (c'erano i comunisti del PDS occhettiano e pure i missini, entrambi, uniti nella lotta). E sono altrettanto orgogliosa di essere stata vergin da servo encomio e da codardo oltraggio. Per il resto non ho mai votato socialista, ma occorre dire che Tangentopoli costituì proprio con Craxi l'atto fondativo del PD, l'unico partito rimasto - chissà come mai - intatto dopo Mani Pulite.
Andrò a vedere il film di Amelio e ne darò conto dettagliato sul blog. Per principio non parlo mai di quel che non conosco. Ma sono certa che il famoso "tesoro" da Mille e Una notte di Craxi, è lì'ennesima bufala comunista. Del resto ancor oggi si parla del tesoro di Mussolini a Dongo, e pure di quello della Lega. I comunisti non cambiano mai.
Infatti Craxi lo condanno non per tangentopoli, che fu (e forse è ancora) qualcosa di comune a tutti i partiti che i soldi, per fare politica, da qualche parte devono trovare, ma per la sua storia politica.
Non a caso ho citato Sigonella che per me fu la continuazione delle politiche socialiste neutraliste della prima guerra mondiale, con la medesima tonalità. Craxi non fu un patriota e neppure può entrare nel Pantheon sovranista. Craxi fu solo un socialista che ci ha portato nella situazione debitoria incuia siamo oggi (non da solo, per carità, ma lui con la pretesa di sedersi al tavolo con gli altri due grandi partiti ha messo un bell'asso di briscola sul tavolo del debito pubblico).
Nemmeno io lo metto tra i sovranisti. Ovvio, ci vuole altro! Però ti invito ad ascoltare questo suo video su Maastricht e l'inferno che ci stavano già preparando. Sarà che era già in esilio, sarà che era gravemente malato e prossimo alla morte, ma sembra di cogliere in queste ultime parole, qualcosa di tremendamente profetico:
https://www.youtube.com/watch?v=0p078rg_K1I
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