Zingaretti e Di Maio si scagliano contro Salvini, però fuggono dalla giunta per le autorizzazioni a procedere.
Parlano di propaganda proprio quelli che da almeno trenta anni si nascondono dietro le toghe essendo incapaci di interpretare il sentimento popolare.
Anche sul caso Gregoretti si dimostrano completamente in bambola.
Zingaretti e Di Maio parlano di propaganda di Salvini, ma, così, riconoscono che interpreta il sentimento del Popolo Italiano che ne condivide la politica, mentre loro, opponendosi, si dimostrano solo portatori di interessi stranieri, contrari all'Italia e agli Italiani.
Ma, soprattutto, Zingaretti e Di Maio (e Renzi) hanno perso un'occasione per ristabilire la supremazia della politica sulla magistratura.
Bocciando la richiesta di processare Salvini per giudicare un atto esclusivamente politico, hanno nuovamente messo la loro stessa testa sul ceppo delle sentenze ideologiche di alcune toghe.
Perchè la difesa dei confini si fa anche impedendo gli sbarchi, anche qualora ci fossero conseguenze dolorose (che non ci sono state) o si dovessero assumere decisioni molto forti (che non sono state ancora assunte).
Ed è una scelta politica che anch'io condivido come milioni di Italiani ai quali viene tolto il diritto di esprimersi alla faccia di chi si riempie la bocca della parola "democrazia".
Ma, verrà un giorno, in cui sarà il Popolo a giudicare chi, oggi, ha la supponenza di giudicare gli eletti dal Popolo, ignorando la volontà che si esprime con il voto e, quando tale volontà appare sin troppo certa, impedendo che ci sia quel voto.
Sapete la differenza tra noi e loro? È semplice: se in piazza ci fosse la sinistra, NESSUNA persona della Lega si sognerebbe di venire ad insultare e provocare.— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) January 20, 2020
È una questione di educazione, e le persone perbene VINCONO! 😉#domenicavotoLega
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