Leggo che l'Uscente ricandidato alla poltrona di presidente dell'Emilia Romagna, avrebbe rinunciato a visitare Bibbiano, l'ormai famoso comune in cui è stato scoperchiato uno strano caso di sottrazione dei figli alle famiglie e di adozioni.
Pare che l'intrepido comandante, almeno per come si atteggia e dalle pose in cui si fa fotografare, non volesse affrontare la preannunciata manifestazione dei genitori vittime di tale sistema.
In compenso sembra che proprio tutti i centri di potere in Emilia Romagna siano in allarme sui possibili risultati elettorali e si stiano schierando con il candidato del regime euro cattocomunista.
Così vediamo che il Resto del Carlino, con la scusa di organizzare un dibattito (che c'è già stato e un secondo non direbbe nulla di più) si schiera, con la sua solita prudenza curiale, a favore dell'Uscente.
Sul fronte cattolico, a Salvini, invitato alla Festa della Befana organizzata dal sindacato autonomi di Polizia presso l'Antoniano, un frate intima di partecipare senza fare propaganda.
Anche i frati voteranno l'Uscente, immagino facendo rivoltare nella tomba il Cardinale Lercaro che durante il suo mandato ha cercato più volte di ribaltare le giunte rosse di Bologna e delle altre città (non esisteva ancora la regione) dell'Emilia Romagna.
Altro motivo per non firmare più a favore della chiesa di Bergoglio per l'otto per mille, ma anche per tutte le sovvenzioni che ci vengono chieste in continuazione, dal bollettino parrocchiale alle varie caritas e compagnia cantando di cui, praticamente ogni settimana, si ricevono pubblicazioni con annessi bollettini postali.
Hanno paura, paura di perdere non l'elezione, ma tutto quello che a cascata discende da un cambio epocale di giunta.
Se non per altro, questo solo basterebbe a farci votare per Lucia Borgonzoni, per picconare tutte le incrostazioni di potere e le consorterie che si sono formate, con i soldi e sulle spalle dei cittadini, in una regione amministrata per 50 anni consecutivi dal pci/pds/ds/pd.
Anche se l'Uscente, adesso, cerca di nascondere la sua appartenenza a quella storia.
Perché temere i genitori di Bibbiano? Perché non ascoltare chi ha vissuto e ancora vive vicende dolorosissime?— Lucia Borgonzoni (@BorgonzoniPres) January 5, 2020
Questa è una ferita troppo grande, non si può mettere la testa sotto la sabbia, non si può fare finta che un certo "sistema" non abbia… https://t.co/SkKzRdMZev pic.twitter.com/jJLz4XyWYl
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