Negli anni settanta ci furono vari interventi di militari a sostituire i governi in carica e quelli più vicini a noi furono in Portogallo, con Otelo de Carvhalo che cercò di instaurare un regime comunista (e per qualche anno c'è parzialmente riuscito) e in Grecia dove furono alcuni colonnelli con Papadopulos a sostituire il governo ed il re Costantino in carica, fino alla fallimentare avventura cipriota del 1974.
In Italia si parlava tanto di presunti colpi di stato dei servizi segreti,di guardie forestali, tirando in ballo vari personaggi, ma l'unico intervento militare lo abbiamo avuto al cinema con "vogliamo i colonnelli".
Dalla Zuppa di Porro vengo a sapere che a pagina 23 della Stampa di oggi, un certo Marcello Sorge, avrebbe concluso il suo articolo con l'indicazione di un generale al posto di Draghi nel caso in cui, approfittando del semestre bianco, qualcuno facesse lo sgambetto a Draghi, perché "a mali estremi, estremi rimedi".
Voglio sperare che il giornalista non avesse in mente il plurimedagliato conquistatore di tutte le galassie,Figliuolo e, considerando che scrive in un giornale cattocomunista, immagino pensasse ad un elemento tipo Chavez.
Però deve stare attento, perché un generale non è mai come sembra e se ne accorse Allende che, non sentendosi garantito dal generale comandante delle Forze Armate che aveva avuto il ruolo dal suo predecessore, volle nominare un certo Augusto Pinochet, che gli dava maggiori garanzie.
1 commento:
"Adesso a sinistra vogliono i generali".
I carri armati coi cingoli, no? I remember Ungheria 1956, Praga 1968, piazza Tien an men 1989. I soliti comunisti.
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