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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

15 luglio 2021

Vogliamo fare la fine delle rane bollite ?

E' nota la storia di come bollire una rana.

Se la si immergesse in acqua bollente, salterebbe immediatamente fuori dalla pentola.

Così la si immerge in acqua fredda e contemporaneamente si accende il fuoco.

La rana si abitua gradualmente al caldo e, quando l'acqua bolle, non ha più la forza per saltare fuori dalla pentola.

Draghi e tutti i maggiordomi dell'Unione del Male stanno facendo con noi la stessa cosa.

Poco alla volta, gradualmente, ci abituano a vivere con sempre minori libertà, sempre minore riservatezza, sempre minore indipendenza.

Tutto con la scusa della nostra salute in seguito ad un misterioso virus proveniente dalla Cina.

Ci stanno sottraendo il lavoro, ci stanno sottraendo l'istruzione, ci stanno sottraendo le manifestazioni di piazza, ci stanno sottraendo la libertà di circolazione, ci stanno sottraendo la libertà di pensiero con leggi che introducono il reato di opinione (vedi ddl Zan).

Ma nonostante tutte le campagne propagandistiche, a senso unico, senza alcun contraddittorio, utilizzando personaggi famosi che si prestano a fare i burattini di regime, non sono riusciti ad ottenere la trasformazione di tutti i cittadini in sudditi, in quel gregge belante all'unisono che vorrebbero avere a disposizione.

Così adesso, dopo la carotina degli slogan, delle canzonette, sfoderano il bastone.

La proroga, sempre più probabile, dello stato di emergenza che scadrebbe il 31 luglio e l'obbligo di un green pass per viaggiare, per andare nei ristoranti, in discoteca, al cinema, persino al bar per prendere un caffè.

Questa volta ad aprire le danze è un Macron in crisi di consenso e le rane sono proprio i francesi.

Ma in Italia ci sono i servetti storici dei transalpini, quegli esseri che hanno dei grossi problemi identitari e sono privi di qualsivoglia dignità, sempre pronti a sdraiarsi a tappeto davanti ai nipotini di Napoleone.

Sono gli stessi che con il ddl Zan puntano ad introdurre il reato di opinione, anzi ad estenderlo, visto che già lo hanno introdotto con la legge Mancino e che non perdono tempo  a berciare se qualcuno espone simboli o esprime idee loro non gradite.

Fateci caso.

Tutti quelli che accorrono entusiasti sotto le bandiere del green pass, sono gli stessi che votano per leggi liberticide e vogliono indebolire il Popolo Italiano con l'immissione di orde di clandestini cui concedere la cittadinanza per alterare il rapporto elettorale.

Hanno fretta di sopprimere le nostre libertà prima che la scadenza del 2023 sancisca che il Popolo Italiano non è fatto di rane che si lasciano bollire senza reagire.

Ma per arrivare al 2023 vivi, le parole non bastano più.

I leaders, quelli che possono arrivare e mobilitare milioni di persone, contrari al green pass devono prendere in considerazione una sistematica azione di disobbedienza civile, mettendo in conto anche la repressione del regime, che farà di tutto per difendere se stesso e i privilegi dei suoi componenti.

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