"Solo Tersite vociava ancora smodato, che molte parole sapeva in cuore, ma a caso, vane, non ordinate, ... Era l’uomo più brutto che venne sotto Ilio Era camuso e zoppo d’un piede, le spalle eran torte, curve e rientranti sul petto; il cranio aguzzo in cima, e rado il pelo fioriva Era odiosissimo, soprattutto ad Achille e a Odisseo ...".
Versi famosi dell'Iliade che rappresentano al meglio quello che era l'ideale dei Greci antichi.
Kalòs kai agathòs.
Bello fuori e buono dentro.
Tersite quindi ne era l'opposto, la sua bruttezza esteriore era lo sfogo della sua malvagità interiore.
Ora proviamo tutti a pensare a Speranza, alla Lamorgese, alla Fornero ...
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