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09 luglio 2021

Il candidato sindaco del Centro Destra a Bologna


Non condivido la fissazione per un candidato civico, come quelli che il Centro Destra ha individuato per Milano, Torino, Roma e Napoli e si vorrebbe anche a Bologna, con la gara a "chi è più civico".
Credo che un partito politico, una coalizione, debbano esprimere un candidato politico.
Credo che ad amministrare una città debba essere un qualcuno che abbia una visione politica ben definita della società nella quale vuol far prosperare la sua città.
Il civico è spesso una foglia di fico per nascondere la mancanza di volontà dei politici ad assumere incarichi onerosi, rischiosi ma di scarso profilo nazionale.
A Bologna, però, il Centro Destra si è incartato e, scartando personaggi provenienti dal gruppo di Casini che hanno votato alle primarie cattocomuniste e, quindi, si sono messi automaticamente fuori dal Centro Destra, i nomi sono di due perfetti sconosciuti "civici" e del senatore Cangini di Forza Italia, che Tajani cerca di presentare come civico perchè è stato a lungo direttore de Il Resto del Carlino ed è un giornalista figlio d'arte (se mai si potesse definire "arte" il giornalismo e per me non si può!).
Preferirei che Cangini reclamasse il suo profilo politico, tanto più che ha fatto due battaglie strettamente politiche e che me lo hanno reso invotabile: europeismo e mes.
Infatti il sen. Cangini ha spesso polemizzato contro i cosiddetti Sovranisti, sposando in pieno la causa dell'Unione del Male ed ha persino votato, in dissenso con il suo stesso gruppo di Forza Italia, a favore del mes.
La sua è una visione strettamente politica a me profondamente invisa.
Ma ancora il nome non c'è.
Non credo sia rilevante, con il voto a fine settembre inizio ottobre, che si faccia presto, l'importante è fare bene.
Io avrei visto una candidatura di coalizione con un nome forte e politico: la sen. Bernini (Forza Italia), la sen. Borgonzoni (Lega, unica ad aver costretto un cattocomunista al ballottaggio a Bologna, a parte la parentesi di Guazzaloca), l'on. Bignami di Fratelli d'Italia.
In alternativa, perchè non tre candidature, forti, politiche, da sottoporre agli elettori con il patto di sangue di confluire su quello più votato, senza se e senza ma, al ballottaggio ?
Un ballottaggio che, se i tre partiti affrontassero le urne con tre candidati al primo turno, potrebbe anche essere più agevole da ottenere, perchè si motiverebbero gli elettori più identitari, aumentando la base dei votanti e quindi anche il quorum necessario per la vittoria al primo turno.
Con le tre candidature politiche, vedremo anche quanto "pesano" i seguaci di Casini e i "civici" e se l'innamoramento per loro possa avere un fondamento numerico.
Se, poi, decidessero per un civico incolore o per un invotabile favorevole all'Unione del Male e al mes, beh credo che, come per tutte le elezioni, ci possa essere un candidato di Forza Nuova o di CasaPound che ci consentirebbe di mettere in freezer il nostro voto, come diceva Almirante, senza che possa essere contaminato dalla promiscuità con chi non abbia un pedigree coerente con la necessità di offrire ai bolognesi una vera alternativa al regime cattocomunista, una alternativa che possa rompere la cupola formata dal partitone cattocomunista, dalle coop, dagli imprenditori di regime e dai salotti "buoni".

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