La morte di Raffaella Carrà poteva essere un'occasione per una commemorazione del nostro passato, per alcuni di noi degli anni dell'adolescenza e del liceo, ricordando momenti di pura evasione, non inquinati dall'ideologia.
Invece la sinistra, dedita a candidare nelle proprie liste vedove e orfani purché funzionali alla sua propaganda, ha lanciato in volo i suoi avvoltoi per mettere il proprio cappello sulla salma.
Rendendo anche un pessimo servizio al ricordo che abbiamo della soubrette.
La sinistra che derideva il bunga bunga, si inginocchia ipocritamente davanti al tuca tuca, fornendo interpretazioni fantasiose a canzoni di mera evasione.
Dietro si staglia il profilo del ddl Zan, un tentativo di chi non ha argomenti, di mettere il bavaglio a chi li ha per criticare la pratica omosessuale con tutte le sue varianti.
I cattocomunisti, basta vedere le sempre accigliate espressioni dei loro portabandiera da Letta alla Boldrini, dalla Cirinna a Bergoglio, amano rovinarci la vita con la loro cupa visione del mondo.
Così divieti (ddl Zan, legge Mancino), tasse (patrimoniale e volontà di abolizione dei contanti) e obblighi (vaccinali, di inginocchiarsi) il tutto mantecato dalla manipolazione e revisione della Storia, come già è loro riuscito inventandosi la resistenza e cancellando il ruolo unico e fondamentale delle truppe angloamericane che invasero l'Italia nel 1943.
È la sinistra la metastasi che frena lo sviluppo del'Italia.
1 commento:
Oggi sulla Verità c'è un articolo di Francesco Borgonovo che le canta chiare, in proposito. Mentre questi beceroni fanno coccodrilli sul tuca-tuca, dovrebbero ricordarsi che il corpo degli Italiani (e il volto ne fa parte) è ancora imbavagliato e che quelle discoteche che decretarono la fortuna della Carrà, sono ancora chiuse e oggetto di diatribe da parte del CTS.
Posta un commento