Quotidiani, radio e telegiornali martellano continuamente con il vaccino.
SkyTg24 da un anno e mezzo, alle 18, propone una trasmissione emblematicamente titolata "i numeri della pandemia", nella quale in sovrapposizione, in tempo reale, viene indicato il numero delle dosi iniettate, dei vaccinati e percentuali per fascia d'età.
Naturalmente l'intera trasmissione ospita solo una voce unica, quella del virus e del vaccino.
Un medico da avanspettacolo, perchè sempre presente in televisione, suggerisce il lockdown per i non vaccinati, mentre l'addetto stampa della regione Lazio con un tweet, poi cancellato, vuole "purgare" gli Italiani con il green pass, rendendo impossibile ogni attività se non si presenta la carta di purezza razziale, pardon, vaccinale.
Per non dire delle scemenze dei piccoli cinguettatori che vorrebbero far pagare le cure ai non vaccinati che si ammalassero, ignorando che il contributo sanitario è obbligatorio per tutti e rappresenta il pagamento anticipato delle prestazioni sanitarie che, pertanto, sono dovute a prescindere.
Sono prove di un regime che ha trovato nella emergenza sanitaria il suo cavallo di Troia e nella genuflessione degli sportivi il simbolo di appartenenza.
Vaccinarsi o meno non potrà mai essere un obbligo, ma una scelta libera e consapevole che, per i minori, è demandata a chi esercita la potestà parentale.
Chiunque voglia imporla a forza, direttamente o indirettamente con limitazioni alla libertà personale o sanzioni pecuniarie, commette un sopruso che meriterebbe la rivolta di tutti gli Uomini Liberi, anche di coloro che, per libera scelta, si sono vaccinati.
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