Non è possibile ignorare l'evento politico più importante di ieri: il cambio alla guida della Germania.
Dopo sedici anni la cristiano democratica Angela Merkel ha lasciato la cancelleria (senza una sconfitta elettorale personale non essendosi ripresentata) al socialista Olaf Scholze (se si scrive così e se non si scrive così se ne farà una ragione).
Non rimpiangeremo la Merkel, artefice nel 2011 del complotto che, con la fattiva complicità della sinistra italiana, ribaltò il governo Berlusconi per imporci il disastro Monti-Fornero.
Ma, come ho già scritto, si conferma, per l'ennesima volta, la saggezza popolare che ci insegna come non ci sia mai fine al peggio.
Dopo la Merkel infatti abbiamo un governo composto da socialisti (e basta la parola), verdi (anche qui basta la parola) e liberali che saranno il classico vaso di coccio tra vasi di ferro, come la Lega nel governo Draghi.
I liberali hanno solo dimostrato che dei "moderati" non ci si può fidare, perchè una maggioranza di Centro Destra nel parlamento tedesco era possibile, in quanto sommando i voti della Cdu/Csu, dei liberali e dell'AFD sovranista, si superava la maggioranza assoluta.
La fame di poltrone, evidentemente, esiste anche in Germania e dovremo convivere con un cancelliere socialista e un ministro degli esteri verde, cioè una delle peggiori combinazioni possibili.
Urge votare, votare per il Centro Destra senza Forza Italia e uscire dall'Unione del Male per trovare un accordo con il Regno Unito, la Polonia e l'Ungheria.
Lasciamo che il francese Macron, lo spagnolo Sanchez e il tedesco Scholze si becchino tra di loro per il primato nell'Unione del Male.
Guarda caso si tratta di Francia, Spagna e Germania che nei secoli scorsi hanno sempre fatto scorrerie e ruberie in Italia, chiamate da questo o quel principe locale, trattandoci come sudditi.
Sudditi che torneremmo ad essere se resteremo nell'Unione del Male.
Nessun commento:
Posta un commento