Una volta il Natale era il giorno ed il periodo della bontà, dei buoni propositi, del "non lo faccio più", della fratellanza.
Sono anni che tutto ciò resiste solo nella pubblicità, ma questo Natale, il secondo sotto il segno del virus cinese, è la rappresentazione dell'odio che è stato profuso a piene mani nella nostra società.
Propaganda, anche a livello ministeriale (Sileri) per non invitare chi non è vaccinato ai pranzi di famiglia.
Un presidente della repubblica uscente (per fortuna ... e speriamo che sia proprio così, perchè continua la sua campagna elettorale sparando inutili pistolotti quotidiani - a favore di stampa - per accalappiare la benevolenza dei cattocomunisti) che si lamenta dell'inesistente spazio dato a chi ha dubbi sul vaccino e soprattutto sul lasciapassare.
I cittadini, che si nutrono dei programmi televisivi subendo il lavaggio del cervello a senso unico con le veline governative che completano il panorama già inquinato dal 99% della stampa, si accodano (basta leggere Twitter) augurando morte e sofferenza per coloro i quali non ritengono, legittimamente, perchè non vi è alcun obbligo, di vaccinarsi e sbavano per l'applicazione del lasciapassare in modo rigido, senza rendersi conto che si danno martellate sui coglioni, perchè quando si conculca la Libertà di uno si pongono le premesse per soffocare la Libertà di tutti (e adesso si parla di tamponi anche per i vaccinati).
Bergoglio, l'argentino che occupa il trono papale, continua a sproloquiare sui clandestini, pretendendo, senza tirar fuori un solo centesimo, che noi Italiani ce li accolliamo, mantenendoli con vitto, alloggio, cure e istruzione.
Proprio un bel clima natalizio ai tempi del virus cinese e con quel genio di Draghi a palazzo Chigi.
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