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10 dicembre 2021

Prosegue l'assedio alle case degli Italiani

Dopo l'aumento degli estimi catastali che Draghi ha imposto eseguendo gli ordini dell'Unione del Male, la stessa unione scende direttamente in campo, come anticipa il Messaggero, elaborando una direttiva che proibirebbe la vendita di case se non hanno una classificazione energetica positiva (minimo C dal 2033).

E' un provvedimento che penalizza enormemente soprattutto noi Italiani, titolari del maggior patrimonio immobiliare privato (l'85% degli Italiani è proprietario di almeno una casa) con edifici anche secolari, frutto di eredità e patrimonio di famiglia.

E' da tempo che l'Unione del Male, per favorire le grandi multinazionali dell'immobile (e non solo), sta cercando di sottrarci le nostre case.

Monti, sempre in esecuzione degli ordini di Bruxelles, reintrodusse l'Imu che il Centro Destra al governo con Berlusconi aveva cancellato e adesso con Draghi si sono poste le basi per un aumento della stessa Imu sugli immobili a causa dell'aumento del valore catastale degli stessi, definito con un tratto di penna nonostante il voto contrario delle commissioni parlamentari.

Ancora prima Prodi, nel 1996, aveva imposto una rivalutazione del 5% ai fini fiscali sempre sul medesimo valore, che continuiamo a pagare non essendo mai stata abolita.

E' una costante, quindi, che l'Unione del Male dispone e la sinistra cattocomunista italiana esegue i provvedimenti per sottrarre la casa agli Italiani.

L'assedio dunque continua con la scusa della politica "verde", un'altra bufala finalizzata ad arricchire grandi multinazionali a spese dei singoli cittadini che si trovano a dover eseguire opere e pagare ditte e artigiani.

E non sia una giustificazione la legge con la quale lo stato provvede alla detrazione del 110%, perchè la complessità e la farraginosità del provvedimento, con circolari interpretative emanate dopo mesi, rischiano di provocare ingenti richieste di restituzione da parte della Agenzia delle Entrate qualora, per un cavillo, non ritenesse completi gli elementi necessari a beneficiare della detrazione.

Oltre al fatto che, comunque, noi cittadini ci dobbiamo arrabattare tra amministratori, ditte, preventive, dichiarazioni, studi preventivi, invece di goderci in tranquillità il nostro Bene.

Sono anche da respingere certe interpretazioni, ascoltate nei giornali radio, con le quali si afferma che sarà difficile vendere gli appartamenti "per chi non è in regola".

Sono le classiche veline governative, perchè ormai la gran parte del patrimonio edilizio è in regola, ma, certo, se cambiano le carte in tavola e cambiano le leggi, è facile mettere fuorilegge qualsiasi cosa.

Come nell'Era Feudale quando il principe imponeva con un bando qualcosa che prima non c'era, cambiando le cose sopra la testa dei sudditi.

Nel corso degli anni abbiamo purtroppo assistito ad interventi su edifici costruiti perfettamente a norma, perchè sono stati aggiunti provvedimenti sulla messa a terra dell'elettricità, sulla sicurezza dalla fuga di gas, sull'obbligo di alzare corrimani e ringhiere, sull'obbligo di riunire tutto in una unica antenna condominiale per "questioni di paesaggio", il tutto a spese dei singoli cittadini.

Per non dire della creazione artificiale di necessità "convenienti", finchè, una volta in possesso di tutti, non perdevano ogni convenienza.

Ricordate "il metano ci dà una mano" ?

E tutti a rifare le caldaie per adattarle al nuovo carburante meraviglioso e a costo ridicolo.

Quando quasi tutti ebbero rinnovato la caldaia, ecco l'aumento del gas, ai livelli che purtroppo ben conosciamo e così spunta la nuova "bazza": la caldaia a condensazione.

Vedrete che, quando tutti l'avremo, anche quella non avrà più alcuna convenienza e spunterà qualche nuova necessità conveniente.

Tutte disposizioni che, uno stato serio, avrebbe imposto solo sugli edifici di nuova edificazione, non su quelli vecchi, a meno di imporne l'abbattimento e la ricostruzione con i nuovi criteri di sicurezza, ma ovviamente con spese interamente a carico dello stato che si sarebbe anche dovuto accollare i costi della provvisoria sistemazione in altre abitazioni adeguate dei proprietari degli edifici da ricostruire.

L'alternativa sarebbe sempre un obbligo in capo allo stato di provvedere con propri appalti e a proprie spese all'adeguamento degli edifici, perchè nessun esborso dovrebbe essere imposto ai cittadini per soddisfare paturnie personali di qualche parlamentare ispirato da multinazionali del settore.

Se la ipotizzata direttiva dell'Unione del Male dovesse essere approvata, sarebbe una ulteriore aggressione al patrimonio degli Italiani, finalizzata ad espropriarci delle case, per renderci sempre più poveri, sottomessi e sudditi.

Per far cessare l'assedio al nostro Benessere, abbiamo una sola strada: seguire il Regno Unito e uscire quanto prima dall'Unione del Male.

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