Sono ormai un paio di mesi che ho cessato di guardare i telegiornali degli otto canali nazionali principali (rai 1,2 e 3 -peraltro mai guardato dalla fondazione nel 1976 - Mediaset, La7 e Sky).
Ormai sono tutti uguali e trasformati in veline del regime.
Da anni, ma penso da sempre con pochissime eccezioni solo per dare un giudizio sempre negativo, non guardo i programmi, che sono proliferati come topi, definiti erroneamente di "approfondimento politico".
In realtà sono trasmissioni di propaganda di parte, artefici del clima d'odio che viviamo in Italia e che prima o poi ci scoppierà tra le mani, perchè invece di informare sfornano slogan da bar sport per la propria curva di ultras.
Sono rimasto al mito delle Tribune politica e Tribuna elettorale che, quelle sì, facevano informazione con ambedue le formule.
Quella del segretario di partito che rispondeva, in modo ordinato, alle domande di una decina di giornalisti, con una replica ciascuno, senza alzare la voce, nè andare sulla voce altrui.
E la formula del dibattito a due tra esponenti di diversi partiti, in cui i comunisti e i socialisti si rifiutavano di discutere con Almirante che, da parte sua, stendeva con le sue argomentazioni tutti e persino Andreotti, Fanfani e Malagodi (cioè i migliori della loro generazione) uscivano ammaccati dal dibattito con il Segretario dell'Msi.
Essendo trasmissioni troppo informative e troppo educate (ricordo Malagodi che ad una affermazione di un comunista, forse Berlinguer, sbottò con un "è falso!" salvo poi correggersi "chiedo scusa, Lei dice cose non vere"), facevano poco ascolto e le hanno sostituite con il suk odierno.
Da anni, quindi, la televisione la guardo unicamente per le partite di calcio e per l'ampia scelta di film e telefilm.
Film e telefilm scelti oculatamente tra quelli di maggior svago, perchè a mio parere questo deve essere la televisione (e il cinema): svago.
I film e telefilm cosiddetti "impegnati" li trascuro perchè in genere sono "impegnati" a favore della parte della barricata opposta a quella in cui combatto io, quindi si tornerebbe alla propaganda.
Purtroppo anche alcuni telefilm, una volta fonte unicamente di svago, pensano di "lanciare messaggi" (che espressione odiosa e presuntuosa !) e così ho la sgradevole sorpresa di vedere gli ultimi episodi di NCIS New Orleans, impregnati di buonismo politicamente corretto, aggravato da una scelta degli sceneggiatori di ricordare costantemente l'esistenza del virus cinese.
Così i protagonisti, che originariamente erano tre normalissimi agenti bianchi, due uomini, uno anziano, e una donna, sono stati ruotati per dare spazio ad ogni possibile minoranza.
Oggi siamo arrivati al bianco anziano con due figli da due donne diverse ed una terza che vorrebbe sposare, di una bontà e saggezza tali che non si capisce perchè ancora non lo abbiano ancora fatto papa, che comanda una squadra arcobaleno con una immigrata iraniana, un lesbica latinoamericana, un negro su sedia a rotelle, un negro della upper class, fissato con i capi firmati, una negra come medico legale e un nerd bianco che sa tutto dei computer e nulla della vita al di fuori del suo laboratorio.
Non paghi, da alcuni episodi è entrato il virus cinese.
Mascherine in ogni circostanza (un "cava e metti" ridicolo che forse neppure il sindaco di Bologna oserebbe ordinare) e il contagio che aleggia sulla trama.
In un episodio i membri della squadra arcobaleno non facevano altro che chiedersi se avevano fatto il vaccino, la seconda dose, raccomandandosi l'un l'altro di ricordarsene.
La televisione non può e non deve essere strumento di propaganda, perchè è troppo facile instillare nelle menti, soprattutto in quelle più deboli e ignoranti, concetti che ribaltano la realtà.
Mi domando, ad esempio, quanto abbiano influito i film con presidenti degli Stati Uniti negri a far sì che Obama fosse per ben due volte eletto anche con il voto di tanti bianchi, provocando il disastro cui abbiamo assistito tra il 2008 e il 2016 e che oggi è ripreso con Sleepy Joe ?
Manca ovviamente ogni riprova.
Ma quando ci si siede davanti alla televisione si è inermi davanti ad un flusso di immagini e parole a senso unico, tutte in direzione della nostra testa.
Manca la possibilità di rifletterci, di ritornarci sopra come quando si legge un libro.
E spesso la televisione la si guarda quando si è stanchi dopo una giornata di lavoro, quindi con la mente disarmata, priva di quel muro difensivo che solitamente abbiamo quando siamo in attività e ci consente di filtrare con una prima scrematura il flusso di parole e immagini e che ci raggiungono.
Soluzione ?
La mia.
Più lettura e meno televisione, limitata a calcio, film e telefilm, avendo cura di cambiare canale quando ci sono programmi che proiettano l'immagine di una società riveduta e politicamente corretta.
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