Oggi, ne La Verità, ci sono due significativi articoli di Camilla Conti e di Maurizio Belpietro che vanno letti nell'ordine.
Camilla Conti, infatti, riassume cosa si potrà e cosa non si potrà fare dal 6 dicembre al 15 gennaio con i divieti imposti dalla politica del lasciapassare "rafforzato".
Un coacervo di divieti e di "concessioni" che, come evidenzia l'articolo, lascia spazio a dubbi interpretativi, ma, soprattutto, a buchi legislativi come quello del ragazzino che compie 12 anni a dicembre.
Prima del compimento dei 12 anni non si possono prenotare le vaccinazioni, ma prenotandole al compimento dei dodici anni il bambino rischia di non avere il lasciapassare per Natale e, quindi, non poter andare ai pranzi ed alle cene assieme alla famiglia nei ristoranti.
Pare che il ministero sia in procinto di emanare l'ennesima circolare interpretativa, ma resta il buco di una legge fatta solo per opprimere e vietare e non per agevolare la vita quotidiana ai cittadini.
Mi ha fatto venire in mente quando studiavo all'università e si parlava del codice prussiano che, nel voler regolare ogni più piccola questione, finiva per lasciare, inevitabilmente, scoperte tante vicende, essendo impossibile per il legislatore prevedere ogni singola alternativa.
Evidentemente Draghi e Speranza non hanno fatto adeguatamente i compiti a casa.
L'articolo di Belpietro è da leggere subito dopo.
Si denuncia il comportamento della Lamorgese che, come ministro degli interni, passa le sue giornate a studiare piani di guerra contro gli onesti cittadini che non si sono vaccinati, invece di occuparsi della lotta contro i clandestini, i rapinatori, i ladri, gli scippatori, chi occupa appartamenti altrui ...).
L'importante è vietare, è tassare (ci hanno riprovato con la patrimoniale spacciata per "contributo di solidarietà"), opprimere chi manifesta un pericoloso senso di autonomia di pensiero, per asservire e trasformarci in sudditi, come in ogni regime totalitario, dove il governo applica ogni sua disposizione tramite le baionette di polizia e militari.
Quando Draghi, Speranza e la Lamorgese saranno cacciati, sarà sempre troppo tardi.
Il danno lo hanno già fatto, nella società e nelle teste degli Italiani.
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