Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

21 marzo 2023

Memento mori

Ieri, 20 marzo, si sono accavallate un paio di commemorazioni, l'anniversario della morte di una giornalista del tg3 in Somalia e la giornata della felicità.

Il giorno prima era l'anniversario dell'assassinio di Marco Biagi, ucciso dalle Brigate Rosse.

Oggi è il giorno delle vittime della mafia.

In ogni occasione Mattarella (il suo ufficio stampa) emette un comunicato grondante retorica e via con la commemorazione successiva.

Solo in Italia si celebrano numerose giornate nazionali: il 7 gennaio (Tricolore), il 17 marzo (1861: costituzione del Regno d'Italia), il 25 aprile (fine della seconda guerra mondiale), il primo maggio (festa dei lavoratori), il 2 giugno (festa della repubblica), il 4 novembre (Festa della Vittoria nella Grande Guerra).

Sotto traccia alcuni continuano a celebrare il 28 ottobre (Marcia su Roma).

Vi sono poi i giorni della memoria e del ricordo, interni ed esterni, la giornata della pace, quella del risparmio energetico e via celebrando e commemorando.

Così l'abuso della lacrimuccia facile svilisce il senso della commemorazione, rendendo tutto uguale, tutto cerimonioso ma, ancora di più, proietta un senso di angoscia continuo su tutti noi, perchè ogni giorno veniamo sensibilizzati su una morte, su una vicenda tragica, su un problema che viene descritto spesso come apocalittico.

E si capisce il perchè la sinistra abbia strepitato così tanto quando Salvini ha festeggiato i suoi 50 anni, facendo un karaoke con la Meloni: la sinistra vive sulle disgrazie.

Se non ci fossero lutti, catastrofi, scenari futuri da paura, i cattocomunisti perderebbero la loro ragion d'essere.

Memento mori.

Immaginatevi Mattarella che racconta una barzelletta, la Schlein che ci prospetta un futuro di Benessere e di Sicurezza, la Boldrini che, invece di cantare bella ciao, intona "La Vita l'è bela" di Cochi e Renato.

Immaginatelo, se ci riuscite, perchè io non ci riesco.

 

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