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20 marzo 2023

La maratona della Meloni

Devo dire che sono contento di quello che sta facendo il Governo e di come si comporta assieme alla sua maggioranza parlamentare.

Come, penso, tutti gli Elettori del Centro Destra avrei applaudito ad un blitzkrieg, una guerra lampo, che avesse fatto strame dei cattocomunisti sul piano fiscale, di politica estera, sui clandestini, occupando manu militari tutti i posti pubblici, a cominciare dalla Rai per continuare nelle varie aziende di stato.

Non è stato così, non poteva andare così, soprattutto avendo contro Mattarella, vero segretario del pd, gli organismo sovranazionali cui i governi cattocomunisti ci hanno legato consegnando loro il cappio che ci stringe al collo e non avendo che poche spingarde contro gli obici della stampa, radio e televisione nemici.

Ciononostante la Meloni, Salvini e Berlusconi sono riusciti a piantare numerosi paletti su vari aspetti della politica, paletti che andranno consolidati nei prossimi mesi.

Del resto se i cattocomunisti schiumano perchè il Senato ha bocciato il certificato di filiazione europeo, respingendo la pretesa degli omosessuali, come giustamente ha affermato Rampelli, di "spacciare per propri" i figli di altri e schiumano perchè c'è stata una stretta sulle ong che trasportano clandestini e schiumano perchè si è iniziato un percorso che porterà a ridurre le tasse a tutti, non solo ad alcuni, avendo come obiettivo la tassa piatta e se un terrorista resta al 41 bis a prescindere dai suoi scioperi della fame (alla Pannella, non certo alla Bobby Sands), o se una partigiana dalla televisione di stato (pagata da tutti noi) sbrocca contro un ministro, o se la cgil entra in fibrillazione con le solite parole d'ordine che ormai non hanno più seguito tra i lavoratori (quelli veri, attuali, non quelli del 1970), vuol dire che la lunga marcia ha imboccato la strada giusta.

Una strada da percorrere, come aveva anticipato la Meloni, come una maratona e non come se fossero i cento metri.

Come tutti gli Elettori di Centro Destra vorrei di più, sempre e molto di più, vorrei una compensazione per undici anni nelle mani di una consorteria asservita allo straniero che non ha fatto gli interessi dell'Italia, ma la parte razionale di me dice che il nemico bisogna cuocerlo a fuoco lento.

Oggi la riforma fiscale, domani il ponte sullo stretto, poi arriveranno anche le soddisfazioni sui clandestini, in Europa, nelle nomine in Rai e nelle aziende pubbliche.

A differenza dell'epoca di Berlusconi, dove il nemico cattocomunista sparava concentrando i suoi colpi sul Cavaliere, contro il quale si muoveva anche la magistratura, se la Meloni (come Salvini) è sistematicamente presa di mira, con tentativi (malriusciti e completamente a vuoto) di bullizzarla, è anche vero che c'è tutto uno schieramento di politici del Centro Destra che interviene nelle discussioni, anche grazie ai mezzi cosiddetti social, con più efficacia di quanto non fosse accaduto con Berlusconi che svettava, solo e tale appariva agli occhi di tutti.

Quando, infatti, si ascoltano le esternazione dei Donzelli, dei Claudio Borghi, dei Rampelli, allora abbiamo la consapevolezza che la Meloni, Salvini e Berlusconi non sono isolati, che c'è un movimento che li segue, che può crescere e che ha consapevolezza di quanta strada il Centro Destra abbia da percorrere perchè possa recuperare lo svantaggio accumulato negli anni nel controllo delle fonti di informazione e delle aziende che incidono sulla nostra economia.

Ad aprile ci saranno nomine in varie aziende pubbliche e mi aspetto che vengano premiati quelli bravi e, a parità di merito, quelli che si sono astenuti dalle marchette a favore dei cattocomunisti.

Del resto ci sono stati dodici milioni di voti per il Centro Destra, non sarà difficile trovare un migliaio di persone da inserire nelle aziende pubbliche e per sostituire tutti i propagandisti che appaiono in video e in voce sulla Rai.

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