Il chiodo e la caccia al colpevole

Nella giornata di ieri chi avesse voluto viaggiare in treno avrebbe avuto molte difficoltà, ore di attesa e pressione arteriosa alle stelle.

Pare che un addetto alla manutenzione affidata ad una ditta privata, abbia piantato per errore un chiodo in un cavo e tale operazione avrebbe mandato in corto circuito tutto l'impianto con effetto a cascata.

I cattocomunisti, sempre più ridicoli perchè sempre più alla frutta, pretenderebbero le dimissioni del Ministro dei Trasporti Matteo Salvini e sono gli stessi che hanno invece fatto quadrato, tra l'altro, sui vertici da loro nominati nel Monte dei Paschi con perdite miliardarie.

Se Salvini si dimettesse per l'incidente di ieri ai vecchi vertici MPS cosa si dovrebbe comminare ? La fucilazione in filiale ?

Tornando alle cose serie, il Ministro, nel dar conto di tutta la questione ha affermato che il colpevole sarà individuato e punito.

Non sono d'accordo con questa caccia al colpevole che non è nuova, perchè ogniqualvolta accade qualcosa (persino un terremoto !) si dà la caccia al colpevole e c'è sempre qualcuno che, alla fine della storia, chiede un risarcimento in denaro.

"Chi fa, falla, solo chi non fa non falla mai". 

Verissimo, come sempre accade con la saggezza popolare.

Come ho potuto verificarlo anche negli anni lavorativi: i lavativi, i perditempo, non sbagliavano mai perchè non facevano mai nulla.

Chi, invece, lavorava, a volte sbagliava, prendeva decisioni che, col senno di poi, si sarebbero evitate.

Credo che anche nel nostro caso si debba fare una profonda distinzione tra dolo e tutto il resto che non sia una azione specificatamente voluta per provocare un danno.

Può capitare, per i tanti casi della vita (stanchezza, malattia, distrazione ...) che si pianti un chiodo dove non si dovrebbe.

E' un errore umano che a volte ha minime conseguenze, altre può averne anche di peggiori che una giornata da passare in stazione (si pensi solo a quel che può comportare la distrazione di un dentista, di un chirurgo, di un ingegnere ...).

Non possiamo criminalizzare e dare la caccia a chi, senza dolo, sbaglia, perchè sbagliare è umano.

E' ovvio che anche una distrazione debba essere valutata e indagata, soprattutto se ci fosse la possibilità di procedere ad un sistema di controlli incrociati che possano evitare il ripetersi di circostanze analoghe.

Ed è ovvio che il protagonista in negativo della vicenda avrà nel suo curriculum una annotazione negativa.

Ma mi auguro che il suo nome non venga mai pubblicato sui giornali nè che su di lui si accaniscano i dirigenti della sua società.