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No alla deriva

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13 ottobre 2024

Le guerre dividono la Destra

Una conseguenza nociva delle due guerre in corso riguarda la ricaduta sui rapporti interni alla Destra Italiana.

Non è un mistero che ci sono orientamenti differenti sia sul conflitto tra Russia e Ucraina che su quello in Medio Oriente.

Le cause sono diverse, ma la divisione ricalca, sommariamente e tagliata con l'accetta, l'appartenenza all'Area della Destra Radicale e Sociale e quella di orientamento più Liberale e Occidentale.

In mezzo, quanti hanno un orientamento prevalentemente Nazionalista e misurano anche i rapporti internazionali in funzione dell'Interesse Nazionale a prescindere da posizioni ideologiche.

La divisione emerge soprattutto sui social, particolarmente X, dove i toni si alzano oltre il dovuto, perchè non dovrebbe essere una "colpa" nè un "merito" pensarla in modo differente su questioni estranee al diretto interesse Italiano.

Dovrebbe invece essere normale e riconosciuto da tutti il diritto di dissentire da un orientamento all'interno della Destra perchè non siamo una caserma dove bisogna essere tutti allineati, ma tutti e ciascuno di noi ha una sua sensibilità, esperienza, conoscenza specifica che lo porta a conclusioni talvolta differenti da quelle di altri.

Tanto più che, a guardarla oggettivamente, ci sono ragioni a supporto di tutte le tesi, con totale esclusione, però, di qualsivoglia concessione alle bande terroriste di Hamas, Hetzbollah, Houthy che, anzi, dovrebbero vedere una collaborazione di tutte le Nazioni Occidentali per poterle cancellare per sempre.

Non condivido la politica che è anche quella del Governo Meloni di armare l'Ucraina, ma non la condivido a prescindere dai torti e dalle ragioni delle parti, non la condivido per il semplice fatto che così facendo abbiamo regalato la Russia ai nemici storici dell'Occidente: Cina, Iran, Corea del Nord, revanscismo terzomondista, Islam.

Come attesta il fatto che la Russia sta, con aperte dichiarazioni, organizzando un nuovo ordine mondiale, fondato sui cosiddetti Brics, che rappresentano i due terzi della popolazione mondiale, in chiave anti Occidentale, invece di integrarsi, come sarebbe potuto accadere, nel G8, grande intuizione di Silvio Berlusconi.

Così come non condivido l'ostinazione con la quale il Governo Meloni continua a tenere i nostri militari impegnati in una missione (decisa nel 2006 da un governo di estrema sinistra con Prodi presidente e D'alema ministro degli esteri) ventennale dell'onu manifestamente fallita (come l'onu, del resto) ab origine nel suo scopo e che ora li vede solo come scudi umani dei terroristi.

Questo non mi porta ad attaccare la Meloni e il suo governo di cui, invece, non solo condivido la politica economica, ma anche quella sociale, fiscale e, per i risultati che cominciano ad arrivare, il faticoso e lungo approccio al contrasto dell'immigrazione illegale e clandestina.

Su alcuni temi la Destra è divisa perchè emergono prepotentemente gli orientamenti originari e più strettamente identitari, ma non dobbiamo trasformare guerre a noi estranee in guerre interne che favorirebbero solo i cattocomunisti.

Perchè il nostro nemico interno non è il diverso orientamento Radicale, Liberale o Nazionalista del nostro vicino di Destra, ma è il cattocomunista di ogni ordine e grado, da Fratoianni a Renzi, da Bonelli a Calenda passando per la Schlein e Conte, che, genuflesso a Bruxelles, sostiene la deriva woke, della cancellazione della Cultura, lgbt, gender, ecologista e immigrazionista.

2 commenti:

Nessie ha detto...

"In mezzo, quanti hanno un orientamento prevalentemente Nazionalista e misurano anche i rapporti internazionali in funzione dell'Interesse Nazionale a prescindere da posizioni ideologiche".
Ecco io mi sento proprio schierata in questa posizione intermedia. Tutto ciò che non favorisce il mio paese (sia la guerra in Ucraina che la guerra in Medio Oriente) non può avere la mia approvazione. Nel primo caso, perché la Russia ci forniva combustibile a prezzo conveniente e noi invece ci siamo appecoronati alla Nato e paghiamo il gas liquido americano il triplo.
Nel secondo caso, perché l'instabilità, le stragi e le carneficine, la mancanza di rispetto di qualcosa che chiamasi "diritto internazionale" da parte di Israele la pagheremmo sempre noi che ci vedremmo costretti a dare rifugio a migliaia di profughi e a mettere a disposizione le nostre già sgangherate strutture ospedaliere e sanitarie. Se Israele intende aprire una guerra contro l'ONU, vale la pena di ricordar loro che la sua "esistenza" la deve proprio alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU del 14 maggio del '48.

Massimo ha detto...

Personalmente credo il maggior interesse nazionale sia quello di veder spazzati via tutti i terroristi e gli islamisti che, ciclicamente, vengono a romperci le scatole. Palestinesi, libanesi, siriani non sono un problema nostro quanto a immigrazione clandestina. Sulla Russia sono completamente d'accordo, anche se dico: vinca uno, vinca l'altro, purchè la finiate e si cerchi di riportare la Russia dalla nostra parte contro quelli che sono anche i loro nemici storici.