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No alla deriva

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26 maggio 2018

Chi non risica non rosica


Mentre Conte cerca di stilare la lista dei ministri nonostante i veti (ipocritamente mascherati da "prerogative") di Mattarella che vorrebbe un governo composto da ministri sabotatori del contratto programmatico, prendo un breve intervallo per occuparmi del Centro Destra.
Omaggio il coraggio di Salvini che, pur consapevole delle difficoltà e dei mal di pancia che ha procurato a molti di noi (incluso chi scrive), nonostante il rischio di perdere voti "per principio" o, più avanti, perchè le aspettative potrebbero essere deluse, invece di sedersi sulla riva del fiume per aspettare che un governo "neutrale" asservito a Bruxelles gli offrisse una ulteriore messe di voti di Italiani sempre più rabbiosi verso i Mattarella di turno, ha accettato la sfida.
Noi abbiamo votato Centro Destra perchè si voltasse pagina.
Per cacciare i Gentiloni e le Boschi e il loro mandante esplicito Renzi e rispondere a muso duro alle pretese del loro mandante occulto, la Merkel per conto della consorterie affaristico finanziaria internazionale.
I voti sono stati dati, per ugual motivo, anche ai Cinque Stelle.
La differenza è che mentre al Centro Destra i voti sono stati dati su un progetto concreto, ai Cinque Stelle su promesse assistenzialiste.
Nessuno ha avuto la maggioranza per governare e la strada maestra sarebbe stata il ritorno immediato, a giugno, al voto, previo governo di minoranza della coalizione più votata, il Centro Destra.
Si è messo di traverso Mattarella che, come leggo nei due unici quotidiani che non cantano nel coro (La Verità e il Tempo) sembra voler rispondere e ad aver più cura delle esigenze dell'unione sovietica europea che a quelle degli Italiani.
Allora i casi erano due.
Bocciare un governo composto da maggiordomi della commissione europea che, tra un traccheggio ed un altro, con una scusa e un'altra, sarebbe comunque rimasto in carica, senza maggioranza, un annetto, oppure cercare di unire gli opposti.
Poichè la nostra esigenza di Italiani è di vedere recidere tutte le metastasi del passato, Salvini ha accettato il rischio e, con grande fatica, sotto un diluvio di ingiurie, sarcasmi e con Mattarella che ostinatamente rema contro, ha scritto un contratto con Di Maio, individuato un premier e ora sta componendo la squadra dei ministri.
Per fare quello che desideriamo da tempo.
Non ci riuscirà, perchè l'impresa è titanica, ma ci prova e bisogna dargliene atto.
In ogni caso quel che riuscirà a fare, poco o tanto, che non sarà mai il tutto, sarà sempre meglio che avere una squadra di maggiordomi in livrea (che di questi tempi si chiama "loden") proni a Bruxelles.
Questo la Meloni non l'ha capito o pensa di capitalizzare consenso scommettendo sul fallimento di Salvini.
Peggio ancora, Berlusconi, che l'ha capito benissimo, cerca di far deragliare Salvini per incassare la benevolenza del potere, dopo che il potere stesso lo ha perseguitato per venticinque anni.
Forse il Centro Destra è morto ma oggi il Centro Destra si chiama solo Lega.





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1 commento:

Nessie ha detto...

Salvini si è comportato da vero stratega oltre che da buon condottiero. Col suo 17% ha capitalizzato un consenso che nemmeno i grillini col doppio ce l'hanno. E ora sta impuntandosi con fierezza per perorare la candidatura di Savona all'Economia, giocandosi tutto per tutto, e tirandosi dietro Di Maio. Inoltre ha capito benissimo che è meglio stare alleati con un movimento magmatico e ancora in fieri come il M5S (che è comunque una forza giovane) che con una coalizione di imbolsiti Yesmen al servizio del Boss come FI.

Con la Meloni il rapporto non è ancora chiuso perché lei lo sta aiutando molto a sostenere Savona e a criticare Mattarella.