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03 gennaio 2007

Una sinistra tutta tasse e divieti


2007: è iniziata la restaurazione del grande fratello statalista.
L’anno è appena iniziato e continua il frenetico interventismo spicciolo della sinistra che cerca di mascherare il vuoto ideale e morale in cui si dibattono i partiti che la compongono.
La finanziaria demenziale è legge e si pagano i ticket al pronto soccorso per i cosiddetti “codici bianchi”.
Entro gennaio si dovrebbe pagare il canone televisivo con un cospicuo aumento di quasi 5 euro (le vecchie diecimila lire) quando con il Centro Destra al governo e a canone bloccato la Rai era andata in attivo.
Aumentano i bolli auto (soprattutto di quelle vecchie cioè, presumibilmente, di coloro che sono “meno abbienti” che non hanno la possibilità di cambiare frequentemente il mezzo).
Ici, irpef, catasto sono tanti altri “regali” di una sinistra che si è preoccupata soprattutto di arraffare per poi poter dispensare alle clientele sindacalstataliste.
Ma non solo tasse, anche di divieti è fatta la politica (?) della sinistra.
Vediamo così da un lato una pletora di ministri in gonnella che si preoccupano della nostra salute e vengono a imporre di non mangiare poco (divieto di passerella per le modelle taglia 38) e di non mangiare troppo (ipotizzati provvedimenti contro l’obesità tramite regolamentazioni alimentari).
Divieto di guidare auto sopra un determinata cilindrata per i neo patentati e divieto di pagare i professionisti in contanti a meno che il cittadino non sia un “impedito” (che abbiano fatto una deroga ad hoc per i loro elettori ? :-)
Divieto di circolazione in varie ore e giorni per abbattere l’inquinamento e divieto di fusione tra Autostrade ed Abertis.
Tra tasse e divieti la lista si allunga sempre più e la ciliegina arriva puntuale.
Prodi intende vietare la pena di morte ovunque nel mondo.
Così, l’unica cosa nella quale si distingue la sinistra è nel voler imporre anche al prossimo, la sua politica (?) fatta solo di divieti, per far rispettare i quali si deve creare un autentico stato di polizia (fiscale) e pagare, con le tasse, una elefantiaca burocrazia statalista.
Ecco la serietà e la felicità raccontata dalla sinistra in campagna elettorale.

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9 commenti:

Anonimo ha detto...

"Divieto di guidare auto sopra un determinata cilindrata per i neo patentati"

a parte che non c'è nessun divieto, anzi ancora non c'è nemmeno una legge, solo un'idea...

poi scusa adesso è male anche questo? ti sembrerebbe sensato far guidare una macchina che fa i 200 ad un ragazzino di 18 anni che guida per la prima volta?

Anonimo ha detto...

"Divieto di circolazione in varie ore e giorni per abbattere l’inquinamento"


anche questo è colpa della sinistra?? ma per favore...le targhe alterne ci sono da più di un decennio...e mi risulta che le utilizzino anche a MIlano, che non è esattamente una roccaforte comunista!

Anonimo ha detto...

"che si preoccupano della nostra salute e vengono a imporre di non mangiare poco (divieto di passerella per le modelle taglia 38)"

nessuno ti vieta di non mangiare, semplicemente sarebbe meglio non idealizzare troppo ragazze che pesano meno di 40 chili...

ma con tutte le ca**ate che fa e ha fatto la sinistra nella sua storia non hai trovato di meglio che usare queste frasi banali e retoriche? ma da dove le hai copiate dal sito di Forza Italia??

Anonimo ha detto...

Siamo sinceri: con undici partiti in contrasto tra loro, l'unico mezzo che hanno per andare avanti è acumulare denaro con le tasse per tacitare le varie istanze.
Che poi i soldi spesi non servano a rinnovare il paese è un aspetto secondario, dimostrato anche dalle spallucce che Prodi fa quando dice che le pensioni non sono prioritarie. Come non è prioritaria la TAV o qualsiasi altra opera necessaria ma che spaccherebbe la sua esile maggioranza parlamentare (e solo tale).

Anonimo ha detto...

Come sono felice! Forse sono troppo felice! Forse mi tasseranno per questo!
Se rinasco quasi quasi voglio rinascere coglione. Almeno non mi accorgo di nulla...

Massimo ha detto...

La volante rossa accorre subito e ... sbaglia subito.
I divieti di circolazione furono inventati dal ministro verde dell'ambiente Ronchi. Come li impose alle città ? Elargendo contributi: chi bloccava il diritto dei cittadini a muoversi prendeva i soldi, chi lasciava ai cittadini la libertà di movimento, non percepiva nulla. E Ronchi era ministro della sinistra nella precedente infausta esperienza del 1996-2001 (poi silurato dai suoi stessi compagni di partito ...).
Gli altri divieti ... restano divieti, restano interferenze nella sfera privata e di libertà dei cittadini, significano il grande fratello statalista che ci accompegnerebbe, secondo le intenzioni della sinistra, dalal culla alla tomba.

Simone: è vero non solo non siaccorgono di nulla, ma perseverano pure !!! :-)

Anonimo ha detto...

I divieti continuano. Adesso viene imposta la chiusura entro sei ore dei blog che pubblicassero materiale pedopornografico. Sono curioso di vedere come si svilupperà questa nuova norma. Perchè si comincia dalla pedopornografia e poi lo si applica a tutto ciò che non è conforme al volere di chi comanda.
Così la libertà va a quel paese.

Le Barricate ha detto...

Beh! Sulla chiusura dei siti di pedopornografia sinceramente non trovo nessuna critica da fare. Che poi da questo si passi alla chiusura immediata di altri siti o blog che non piacciono all'armata brancaleone... dai comunisti te lo puoi anche aspettare.
Se poi in mezzo a tutti i divieti ci mettiamo anche il divieto di ragionare, instaurato dalla sinistra, allora possiamo anche credere che i conti pubblici del 2006, che sono iniziati ad andare bene da maggio, ovvero da quando il loro governo doveva ancora iniziare a governare, sono andati bene per merito loro.
Certo che hanno delle facce da **** (ognuno ci inserisca la parola che vuole..) incredibili..
Ciao

Massimo ha detto...

Anch'io credo che i siti che violino le norme di legge vadano chiusi, ma le leggi ci sono già.
Peccato che quando ci sono siti che mostrano immagini omosessuali o siti come Indymedia (chiusa per suicidio e non per ordine dell'Autorità) nessuno prenda provvedimenti. Allora, a questo punto, è meglio evitare di sostenere provvedimenti restrittivi che, guarda caso, non colpiscono mai da certe parti.