Se in passato la giustificazione per aberranti provvedimenti assunti contro il benessere degli Italiani era "ce lo chiede l'europa", adesso gli europeisti lacchè dell'unione sovietica europea hanno gettato la maschera e dicono semplicemente "non si può".
Non si può perché c'è il limite del 3%, non si può perché non possiamo avere altra moneta che l'euro, non si può perché è contrario a questa o quella norma di trattati servili firmati da quegli stessi lacchè che oggi sono solo i ripetitori italiani delle direttive del soviet di Bruxelles.
In pratica si potrebbe solo attuare una politica già palesemente fallimentare (vedi Grecia), che colpirebbe le nostre proprietà e ci imporrebbe una vita lavorativa da ergastolani, unicamente per arricchire pochi affaristi e una pletora di burocrati.
Siamo arrivati al punto che, pur di limitare la presenza di un governo sovrano come quello italiano, si pensa a candidare un Enrico Letta a presidente del consiglio del soviet, dove, se accettasse tradendo la sua stessa Patria, non sarebbe altro che un burattino nelle mani di tedeschi e francesi.
Un po' come Draghi che, pur nominato da Berlusconi, cura ben poco gli interessi italiani, come dimostra la vicenda dei mini bot.
È il male endemico dell'Italia quello di avere al proprio interno chi gioca nella squadra o comunque per il nemico, aprendo le porte alle invasioni e prestandosi a fare il mero esecutore delle disposizioni altrui.
A tacer d'altro, basterebbero queste poche considerazioni a rendere indispensabile il recupero della piena sovranità, a cominciare da quella monetaria anche attraverso lo strumento iniziale dei mini bot.
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