In questo primo fine settimana con il sole quasi estivo, sono piacevolmente sorpreso nel leggere della sentenza della cassazione.
Come noto non ho alcuna fiducia nella magistratura e le vicende che riguardano l'ex presidente dell'associazione magistrati e (forse) due togati del consiglio superiore della magistratura, mi confortano nel mio giudizio.
Comunque, bene, questa volta, la cassazione che ha bocciato la vendita dei "derivati" dalla canapa.
Spiace che ci sia voluta una sentenza della cassazione per sancire quello che è evidente: la droga è droga, sempre e il suo unico uso può essere terapeutico e sotto stretto controllo medico.
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