In questo prolungato periodo di lavoro flessibile da casa, ho più occasioni per ascoltare la radio, piacevole sottofondo musicale quando lavoro, ma pessima informazione nelle pause di lavoro.
Pessima informazione perchè, come la televisione e la quasi totalità della stampa (ultimamente si sta aggregando anche il Giornale di Berlusconi-Sallusti) è martellante nel fare da megafono alle iniziative liberticide e staliniste di un governo che non rispetta il Popolo, non rispetta i Cittadini e tenta di soffocare ogni dissenso con la scusa del virus cinese.
Ma è anche una informazione che concede uno spazio spropositato alle istanze corporative, il più delle volte giustificate e teoricamente utili, senza porsi la domanda essenziale: dove trovare i soldi per realizzare tutte quelle belle cose ?
Tutti, ma proprio tutti, intervengono nelle trasmissioni per rilanciare il proprio settore.
Ne ha bisogno il turismo, il settore alberghiero, la scuola, l'università, i trasporti pubblici, l'edilizia, non parliamo della sanità che ha ormai nei virologi i tedofori, che al posto della torcia olimpica portano un microfono, del suo sviluppo.
Ma, ragazzi, sono tutti miliardi che NON abbiamo da spendere.
Scendete giù dal pero.
Uno stato che si avvia allegramente a superare i 2500 miliardi di debito, non può spendere per ricostruire le scuole con criteri e materiali moderni, non può aumentare i contributi per sopperire alle mancanze delle strumenti didattici nelle università che fanno pagare una tassa di iscrizione politica e non parametrata sui costi, non può permettersi di mantenere milioni di lavoratori a casa, stipendiati e senza produttività, come non può permettersi di pagare baby sitter o elargire contributi a fondo perduto a tutti i settori messi in crisi dal blocco voluto da Conte e da questo governo.
Chi paga ?
No, a questo nessuno pensa.
Tutti a straparlare di iniziative (costose) che dovrebbero essere finanziate (ultimamente è in voga l'aggiunta "a fondo perduto") dallo "stato".
Ma lo stato siamo noi.
In più e in peggio, la scelta stolta di aderire all'unione sovietica europea, ci impedisce di stampare moneta nostra che alimenterebbe l'inflazione, ma, almeno, consentirebbe di sopperire momentaneamente a qualche esigenza.
Quelle manie di grandezza a spese altrui, ce le faranno pagare e la scelta di Conte e dei suoi compari di governo di approvare il Mes e chiedere l'aiuto dei fondi europei rappresenta già il primo nodo messo al nostro collo.
Fermiamoci e ribelliamoci, prima che sia troppo tardi.
Abbiamo un’Italia a 2velocità da sempre. La classe politica non è mai stata capace di creare eguaglianza tra Nord e Sud. E ora che le due velocità sarebbero state necessarie, favorendo l’apertura almeno al Sud, il governo tiene TUTTO il Paese sotto sequestro— Azzurra Barbuto (@me_azzurra) April 27, 2020
Mi avete scritto in migliaia. Siamo pronti a farci sentire, con le mascherine e con tutte le precauzioni, ma fuori dai social. In nome della Libertà, con la L maiuscola. pic.twitter.com/2GHzjeXesY— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) April 27, 2020
Le famiglie si possono congiungere con sistema rateale come nelle eliminatorie dei tornei, uno alla volta. Solo in semifinale si possono incontrare i fidanzati con regolare foglio rosa. Alla finalissima si vince l’incontro col più vecchio della famiglia (la coppa del nonno).— Marcello Veneziani (@VenezianiMar) April 28, 2020
Quando di fronte ad un colpo di Stato che priva i cittadini di tutte le libertà costituzionalmente garantite, persino le opposizioni collaborano con il governo che lo ha posto in atto, quel Paese è destinato ad avviarsi alla sua dissoluzione.— Paolo Becchi (@pbecchi) April 28, 2020
Mi fanno ridere quelli che vogliono fare la rivoluzione su Twitter a suon di cinguettii e hashtag. “Twitta il tuo pensiero il 29 aprile”. Ma che stronzate! Stronzate cosmiche! La rivoluzione si fa scendendo in piazza. Sveglia!— Azzurra Barbuto (@me_azzurra) April 27, 2020
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