Mentre inizia la tortuosa via della crisi di governo che temo si risolverà con la continuazione di una maggioranza simile a quella uscente e non importa chi possa essere presidente del consiglio se Conte o uno qualsiasi dei funzionari cattocomunisti del pci/pds/ds/pd, scoppia la grana olimpica (che forse verrà apparentemente risolta in zona Cesarini con un decreto che porterebbe l'Italia a genuflettersi davanti al comitato olimpico internazionale, con una nuova ed ulteriore ferita alla nostra Sovranità).
Per farla breve, durante il governo gialloverde fu fatta una riforma dello sport che assegnava ad una nuova agenzia governativa un compito di coordinamento.
Il comitato olimpico internazionale ha minacciato di escludere l'Italia come Nazione dalle olimpiadi per violazione del principio per il quale lo sport deve essere autonomo dalla politica.
E' la solita ipocrisia uguale a quella di chi condanna i Patrioti Americani dopo aver esaltato le bande criminali dei blm e degli antifa, di chi condanna la repressione di Lukascenko in Bielorussia ma non quella di Macron in Francia contro i gilet gialli e di chi, per venire allo sport, accetta le squadre di Cuba, Cina, Corea del Nord, Iran come se fossero giulivamente autonome dai rispettivi regimi tirannici.
E senza scomodare gli stati canaglia, qualcuno forse crede che lo sport negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania, in Francia non goda di aiuti governativi sotto varie forme dai finanziamenti alla collocazione degli atleti in ruoli, magari in squadre militari, dove possano esclusivamente allenarsi senza doversi preoccupare della propria vita quotidiana ?
E che in cambio i dirigenti di quello sport non si rendano, chi più, chi meno, debitori di chi li finanzia dal governo ?
Il comitato olimpico internazionale con il suo ultimatum contro l'Italia e solo contro l'Italia dimostra la sua faziosità e la sua pretesa di violare non solo la nostra Sovranità, ma lo spirito stesso delle olimpiadi che vuole la partecipazione delle Nazioni del mondo ed escludere i simboli di una o più nazioni vuol dire non rispettare il significato storico e politico della olimpiadi stesse.
Vorrei un governo che, mostrando dignità nazionale, replicasse che le leggi approvate dal parlamento non si cambiano per l'intrusione esterna e che non manderemo alcun rappresentante a Tokyo finchè non saremo rispettati come Popolo e come Nazione.
Ma chiedere dignità a chi ha perso una settimana nel tentativo di fare shopping al senato per puntellare la propria poltrona, sarebbe solo una pia illusione.
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