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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

15 aprile 2021

Lo stucchevole rito dei colori

Come ogni fine settimana, il giovedì è giornata di anticipazioni sulle "sentenze" che "il signor no" del comitato tirannia sanitaria, con la complicità del ministro della salute, emetterà circa la nostra Libertà individuale (che non dovrebbe essere oggetto di alcuna limitazione).

Come ogni giovedì, si leggono articoli nei giornali circa quella regione che diventa rossa, quell'altra arancione, quelle che "avrebbero i numeri" per il giallo e, in piena sindrome da Stoccolma, siamo grati ai nostri aguzzini se allentano un po' il guinzaglio.

Intanto si parla di prorogare lo stato di emergenza fino al 31 luglio (se fosse veramente la data ultima, significherebbero ben 18 mesi consecutivi in tale stato) e di allentare il coprifuoco facendolo iniziare alle 24 (e sarebbe comunque in essere da sette mesi !).

Stampa, radio e televisione continuano ad ammorbare il clima con trasmissione del terrore, inondandoci di dati inutili e interpretatati dagli stessi "esperti" in base a ciò che vogliono dimostrare, ma che hanno come unico risultato quello di aumentare la confusione.

Un risultato evidentemente voluto, perchè nella confusione nessuno è in grado di prendere una decisione ponderata, così ci si adegua, anche quando non si capisce.

E' la vicenda della vaccinazione, in cui la Danimarca ha definitivamente bloccato Astrazeneca che in Italia viene riservato agli ultrasessantenni, così come pare che anche l'altro vaccino che ha evidenziato delle criticità venga riservato a tale classe di cittadini.

La percezione è quella che Astrazeneca e Johnson&Johnson siano prodotti meno sicuri degli altri e, allora, uno, ultra sessantenne, si domanda ma perchè proprio a me ?

Non sarebbe meglio fare come la Danimarca ?

Poi se l'ultra sessantenne è pure un estimatore di Andreotti, aggiunge un peccato, temendo di azzeccarci: non sarà perchè gli ultra sessantenni sono i famosi baby boom, quindi sono tanti, ormai in pensione o in procinto di andarci e con pensioni mediamente più onerose per l'Inps, per cui un qualche taglio sarebbe solo salutare per i bilanci ?

E' dei giorni scorsi, subito stranamente silenziata, la informazione che nel 2020, a seguito dell'aumento dei decessi di anziani, l'Inps avrebbe "risparmiato" un miliardo e, a regime, il risparmio si aggirerebbe tra i 12 e i 15 miliardi.

Poi si guarda ad una nazione seria, il Regno Unito, con un Premier competente come Boris Johnson, che non va in giro ad attribuire patenti di "dittatore" ai capi di stato o di governo stranieri e vediamo che la massiccia campagna di vaccinazioni con Astrazeneca non ha decimato il paese che, anzi, adesso sta riaprendo con una mortalità inferiore a venti persone al giorno a fronte delle nostre 400.

Allora uno pensa: ma sono scemi i Danesi o gli Inglesi ?

O siamo scemi noi che seguiamo con apprensione ogni flatulenza giornalistica ?

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