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No alla deriva

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27 aprile 2021

L'arroganza al governo

Più passa il tempo e più emerge un Draghi dai tratti poco gradevoli.

Nel suo intervento alla camera di ieri si è lasciato andare ad affermazioni che, da una persona responsabile, non avremmo mai ascoltato.

Quando stigmatizza come stupide le tesi contrarie alle sue, riducendole a pretese di parte (come se lui stesso non fosse una parte) monta incautamente in cattedra, duplicando gli errori che in passato furono fatti dai suoi predecessori Dini, Monti e Conte che, giunti a palazzo Chigi, si sentivano chiamati dal Signore, intoccabili e che non dovessero rispondere a nessuno.

Anche il tono con cui parla, come se fosse sempre seccato di dover dare delle spiegazioni (lui che non è mai stato votato dal Popolo e, quindi, più di ogni altro dovrebbe darci spiegazioni e giustificazioni dei suoi comportamenti)  è quello di chi trova una perdita di tempo illustrare ai rappresentanti del Popolo, come intende usare i debiti che accolla alle future generazioni di Italiani.

Mi aspetto che, da un momento all'altro, a quanti reclamo rimborsi perchè sono stati obbligati a non lavorare e quindi rischiano di non avere più pane per se stessi, risponda, emulo di Maria Antonietta, di dare loro delle brioches.

Su Draghi condivido in toto l'articolo di Marcello Veneziani apparso oggi su La Verità e che probabilmente domani sarà disponibile sul sito di Veneziani come da collegamento che apparirà qui a fianco nella colonna di destra.

In buona sostanza Veneziani, che sviluppa, dicendo di contestare solo il tempo del verbo, la frase di Draghi "non tutti gli Italiani furono brava gente", ritiene che il Draghi che esce dal campo economico sbagli sistematicamente contenuti, tempi e modi.

Ma se fosse vero che dietro tutte le parole di presentazione del cosiddetto piano di rinascita c'è anche, oltre ad un indebitamento mostruoso con l'unione sovietica europea che limiterà a lungo la nostra libertà, il retropensiero di una patrimoniale sotto forma di riforma degli estimi catastali e ripristino della tassa sulla prima casa, allora anche il Draghi che si limita all'economia non sarebbe nell'interesse degli Italiani. 


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