Se ancora il piano di rinascita del governo Draghi è sconosciuto ai più, persino al parlamento che dovrebbe votarlo martedì, sappiamo che più della metà delle risorse che saranno utilizzate sono prestiti che gli Italiani dovranno restituire.
Draghi ha teorizzato il "debito buono", considerando tale quello che viene utilizzato per avviare una crescita economica e insiste nel considerare tale quello dei 220 miliardi di cui è composto il suo piano.
A parte la considerazione che nessun debito è mai buono, al più è una necessità che deve essere limitata nel tempo e negli importi, come è possibile considerare "buono", anche nella accezione draghiana, un debito che viene indirizzato alla "transizione ecologica", al "digitale", alla "inclusione" ?
Me ne frego se al posto del petroliere texano con annesso sigaro, arriva il nerd di Silicon Valley con i suoi cibi vegani (anzi, preferisco il petroliere texano con sigaro e mandrie di carne per le bistecche).
A parte il fatto che di energia alternativa se ne parla da così tanto tempo che il "via" alla "transizione ecologica" temo sia stata data da quello stesso petroliere texano che nel frattempo ha messo in piedi il nuovo business dell'ambientalismo per guadagnarci sopra ancora di più a spese nostre.
Io ricordo il tempo in cui le caldaie dei condomini erano a petrolio, poi a gasolio, quindi a metano (ricordate? "Il metano ti dà una mano"), tutti passaggi che erano stati strombazzati come grande innovazione, migliorie che, però, hanno imposto il rifacimento degli impianti, l'acquisto di nuove e sempre più costose caldaie e, nel momento in cui si pensava di poter incassare i dividendi della novità, ecco che i prezzi della materia prima aumentavano improvvisamente e, dopo un po', ecco la nuova frontiera con le caldaie a condensazione e chissà cosa si inventeranno ancora per farci spendere i nostri soldi.
Analogamente si può dire per il "digitale", la cui necessità è stata indotta da due anni di lavoro da casa al seguito di un virus cinese e sulla "inclusione", la baggianata peggiore, perchè la "inclusione", dietro la foglia di fico degli Italiani con difficoltà fisiche o psichiche, ci sono i milioni di clandestini cui i cattocomunisti hanno aperto porte e porti.
Residuali le spese per sanità, per infrastrutture, per la scuola, che sono le vere spese di pertinenza dello stato, unite a quelle per la Sicurezza interna e dei confini, utili e necessarie.
Prodi ci impose una tassa per entrare incautamente nell'unione sovietica europea, Draghi probabilmente ne imporrà altre con la scusa di dover rimborsare i debiti che lui e Conte hanno accumulato.
E noi dovremo pagare.
E ancor di più dovranno pagare i nostri discendenti, con un macigno che graverà non solo sulle loro tasche, ma soprattutto sulla loro libertà.
Perchè chi ha debiti, non è libero di dire, di fare, di agire come meglio crede.
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