Troppi stranieri, troppi immigrati entrano nelle cronache quotidiane.
Gli Abdul e i Mohamed si sprecano nelle vicende di cronaca nera, tra stupri, violenze di gruppo e presunti omicidi etnici (frutto, cioè, degli usi e costumi degli immigrati).
Ma i costi sono tutti nostri.
Nostre molte vittime, nostri gli oneri procesuali, nostri i costi per la ricerca di possibili cadaveri.
In Italia siamo 59 milioni di abitanti e oltre il 10% è di non Italiani.
Alcuni, come gran parte di quelli provenienti dall'est europeo, arrivano singolarmente o in piccole unita famigliari, facilmente integrabili, daranno sicuramente un valido contributo al progresso ed al benessere della comunità e la loro seconda generazione sarà italiana a tutti gli effetti.
Le differenze con loro sono minime, spesso solo linguistiche.
Altri invece, che arrivano in massa, sono preda di loro connazionali senza scrupoli e vengono mantenuti in comunità estese, dove perpetuare i loro usi e costumi, sono invece un corpo estraneo, che mai potrà integrarsi e porterà solo tensioni e problemi, quando non violenza sistematica.
Possibile che i cattocomunisti non lo capiscano?
No, non è possibile anche se non si può escludere qualche ingenuo credulone, quindi non rimane che la malafede finalizzata ad un disegno più ampio di distruzione della nostra comunità civile, per favorire il dominio di quelli che, di questi tempi, vogliono imporci mascherine, divieti di circolazione, stati di emergenza e vaccini sperimentali.
L'attuazione pratica e cinica del piano Kalergi, rivisto a aggiornato da menti ancora più perverse e malvage di quella del loro originario ideatore.
Saperlo, è un po' anche cominciare a prendere le contromisure.
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