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26 giugno 2021

Il fallimento di Draghi sull'immigrazione


Come Conte, Draghi ha preso gusto alle conferenze stampa che tiene con il piglio del professore che deve, con pazienza, spiegare ai suoi studenti quanto lui sia un genio e quanto loro debbano solo ascoltare.
Così, toltasi la mascherina per mostrare il suo ghigno mefistofelico da Joker, ci ha detto che tutto va bene, però dobbiamo continuare ad obbedirgli perchè le varianti del virus sono in agguato, le vaccinazioni hanno bisogno di essere accelerate, tamponi e tracciamenti devono essere implementati perchè avrebbe "scoperto" in riunione che siamo molto indietro rispetto agli altri.
Ma tutto procede bene.
Non ha perso l'occasione per l'ennesima frecciata al Regno Unito e fatto il volto severo contro Orban, il malvagio leader di quell'Ungheria che, se non vuole far dilagare l'omosessualità, allora esca dalla unione del Male, come ha intimato il premier olandese Rutte, un nome, una sostanza.
Giulivo, inoltre, perchè l'unione del Male ci elargirà i primi 25 miliardi dei 200 che saranno utilizzati per stringere il cappio dell'unione sovietica europea intorno al collo dell'Italia e degli Italiani.
Ma l'apice Draghi lo ha raggiunto sull'immigrazione, quando ha annunciato, sempre ghignando, che altri tre miliardi prenderanno la via di Ankara per il "dittatore" Erdogan (utilizzati per fermare i clandestini terrestri che peraltro sono già bloccati dalla chiusura delle frontiere ungheresi, ceche, slovacche, polacche, slovene e austriache ... tutti sanno fare meglio di noi) e nulla è stato deciso per la Libia e i clandestini che arrivano ad orde sulle imbarcazioni ong battenti bandiere degli stati dell'unione sovietica europea (Spagna, Germania e Olanda), vengono fatti sbarcare in Italia e poi sciamano per tutta la penisola, senza che siano puniti neppure quando minacciano Polizia e cittadini con un coltello o distruggano automobili.
Soldi alla Liba?
No.
Apertura di centri in Africa per decidere quali sono i (pochi) profughi che hanno diritto ad accedere in Europa?
No.
Invio di caschi blu europei per fermare il traffico, in Africa.
No.
Invio di una flotta per attuare un blocco navale e stroncare il mercato degli esseri umani?
No.
Allora cos'ha da ghignare, Draghi ?
Lui si giustifica dicendo che non è stato raggiunto un accordo perchè non sarebbe stato nel nostro interesse e, nel frattempo, i suoi ministri continuano ad aprire i porti alle ong ed ai clandestini che trasportano: è quello il nostro interesse ?
E poi la smetta di insistere sul ricollocamento.
Ripeto: un clandestino resta un clandestino che sbarchi in Italia o che venga trasferito in qualsiasi altro stato dell'Europa, dentro o fuori l'unione del Male.
Semplicemente non devono entrare.
Respingimento, non ricollocamento.
Punto.
Quindi Draghi riponga il suo ghigno e si dia da fare, se ci riesce, sennò rinunci e ci mandi al voto.
Salvini da ministro degli Interni ha dimostrato che si può fermare l'invasione dei clandestini.
Se Draghi ha fallito, Salvini vinse la sua battaglia, indicandoci la strada da seguire.

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