Persino il Vaticano di Bergoglio è stato costretto ad intervenire sul disegno di legge Zan che, con la scusa di voler punire le violenze asseritamente omofobiche (ma di leggi contro gli atti di violenza ne abbiamo già in abbondanza, per ogni gusto) cerca in realtà di imporre il bavaglio alle opinioni sgradite alla comunità omosessuale.
Un intervento minimale, perchè prende in esame i soli privilegi derivanti alla chiesa ed ai cattolici dal Concordato, ignorando che il problema è di garantire la libertà di opinione a tutti gli Italiani, cattolici, agnostici, atei, di altre pratiche religiose.
I talebani dell'omofilia sono insorti, gridando alla interferenza nei fatti interni dell'Italia.
Sono gli stessi che, in 14 stati europei, compresa purtroppo l'Italia di Draghi, hanno firmato una censura contro una legge liberamente votata dal parlamento ungherese, sgradita alle organizzazioni omofile.
Quella no, non è, secondo il loro strabismo mentale, interferenza.
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