Difficilmente un sistema come quello ateniese, oggi sarebbe accettato come democrazia, più facile riconoscere le tirannie che, convenzionalmente, vengono individuate là dove comanda uno solo con il potere di vita e di morte sui cittadini che divengono più schiavi che sudditi.
Stalin, Pol Pot, Mao, Castro, Ceausescu, sono i prototipi del tiranno moderno.
Tutti di sinistra.
I cattocomunisti e i liberali affiancano loro Hitler e Mussolini, che, anzi, vengono rappresentati come il simbolo delle tirannie.
Sbagliando, perchè a differenza di Stalin e compagni, Hitler e Mussolini diventarono capi dei rispettivi governi grazie ad un consenso popolare.
Solo una volta acquisito il potere agirono da tiranni, ma la stampa dell'epoca li lodava, Mussolini dipinto anche come uomo di pace persino dalla stampa estera.
Altrettanto dicasi comunque per Stalin e compagni che hanno goduto di una stampa amica e prona.
Non è quindi affidabile il giudizio riposto negli editoriali dei quotidiani, pronti sempre a lodare e incensare il potente di turno o il presunto vincitore.
Non stupisce pertanto che, a parte La Verità, non sembra esserci alcuna reazione alla aberrante decisione dei prefetto e del sindaco di Trieste di vietare manifestazioni di protesta contro il lasciapassare con la scusa di asseriti "focolai".
Stupisce invece l'assenza di reazione da parte dei primi ad essere privati della Libertà di manifestare, i cittadini di Trieste, alcuni dei quali, in piena sindrome da Stoccolma, hanno dato vita ad una raccolta di firme contro le manifestazioni, dimostrando che non è tanto il tiranno ad opprimere i popoli, quanto parte di quei popoli che si cercano il tiranno (e se lo meritano).
Ma il sindaco e il prefetto di Trieste non avrebbero mai avuto il coraggio di agire se non avessero avuto coperture governative e infatti, oggi, il prototipo del tiranno del terzo millennio ce lo siamo presi proprio noi, Draghi.
Un tiranno in doppio petto, che racconta favole, piegando la realtà alla sua narrazione, tanto poi ritorna protetto tra le mura del suo castello fortificato tra le nuvole ed al quale la stampa, come sempre servile, intona peana, continuando nell'inganno.
Siamo nel pieno di una distopia che sarebbe un bellissimo soggetto per un romanzo di fantascienza e aspettiamo che arrivi una Katniss Everdeen che intoni il canto della rivolta contro il perfido presidente Snow di Capitol City.
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