Durante la prima repubblica si diceva che la Democrazia Cristiana, con la scusa della diga al comunismo, prendesse i voti a destra per spenderli a sinistra e, infatti, prima con il centro sinistra con il quale si imbarcarono al governo i socialisti statalisti, nazionalizzatori, dalla spesa facile e dalle clientele avide, poi i democristiani sbracarono completamente alleandosi con i comunisti che furono associati alla gestione e spartizione del potere sotto l'ombrello dell'infame "arco costituzionale" che allora totalizzava il 95% dei voti espressi (oggi, segno della maturazione dell'elettorato Italiano, con le frattaglie di Renzi, Calenda, più europa ed estrema sinistra arrivano forse a superare il 30%).
Nella seconda repubblica i tristi epigoni della Democrazia Cristiana, poco alla volta, passarono sotto le insegne del pci/pds/ds/pd, fino alla definitiva abdicazione con la candidatura e l'elezione al senato di Casini con i colori del pci/pds/ds/pd.
I democristiani avevano fatto del moderatismo il loro segno distintivo.
Ma non è una stortura solo italiana.
Lo vediamo ancora oggi nella Crante Cermania che, a due mesi dal voto, riesce a costituire un governo, sia pur raffazzonato, mettendo assieme i socialisti con i verdi e i liberali, il cosiddetto "semaforo".
Socialisti e verdi stanno bene assieme, ma che ci fanno i liberali ?
I liberali fanno quello che tutti i "moderati" fanno abitualmente: tradiscono il voto ottenuto.
Nel parlamento tedesco ci sarebbe una maggioranza di centro destra tra popolari (CDU/CSU), liberali (FDP) e Destra (AFD), ma sono stati i "moderati" popolari e liberali a rifiutarla e così, pur potendo lasciare i socialisti e i verdi all'opposizione assieme ai comunisti della Linke, hanno preferito puntellare un governo socialista.
E' un ammonimento a tutti noi anche in Italia.
I "moderati", sono infidi e inaffidabili.
Del resto basta pensare a chi, ora al governo con i cattocomunisti, rappresenta il partito che si definisce dei "moderati" (Forza Italia): Brunetta, Gelmini, Carfagna.
Tre nomi ed è detto tutto.
A buon intenditor ...
1 commento:
"Brunetta, Gelmini, Carfagna"...e aggiungiamoci pure la Ronzulli che riesce a battere in protervia perfino le piddine. Fanno tutti a gara a fare i capibastone di Draghi. E alla faccia del moderatismo!
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