Mentre in Italia si registra la retromarcia di Draghi, Mattarella e dei loro protetti Speranza e la Lamorgese sull'obbligo di indossare mascherine ai seggi (ma non illudiamoci: hanno mandato allo sbaraglio quei due solo perchè convinti che il quorum non verrà raggiunto, tocca a noi smentirli), il parlamento europeo, cioè l'istituzione più costosa e inutile del mondo, ha votato per fermare la produzione delle automobili a combustione dal 2035.
I notiziari servi hanno esultato per la deroga (che è poi una miserabile proroga di un anno) per le piccole case, "salvando", raccontano a chi ancora presta loro fede, la cosiddetta motor valley emiliana, ma è la stessa vittoria di Draghi quando raccontavano che avesse ottenuto il tetto al prezzo del gas, mentre gli hanno concesso solo le briciole di una valutazione se possa essere opportuno e, infatti, il fenomeno è volato a Parigi per chiedere l'intercessione di Macron, rendendo l'Italia ancora di più lo zerbino altrui.
La decisione del parlamento europeo, l'unico parlamento eletto a suffragio universale ma che non ha alcun potere decisionale perchè tutto deve passare dal Consiglio e poi dai singoli parlamenti nazionali, è ammantato dal colore verde e dalle gretinerie di ogni ordine e grado.
In appena 13 (14) anni le case automobilistiche europee dovrebbero convertire la loro produzione tutta all'elettrico e ci sta l'estensione alle auto elettriche della vignetta di Osho sui caricabatterie.
E' una minchiata degna solo di un gruppo di persone remunerate oltre i loro meriti e la loro produttività e che, anzi, producono solo danni al prossimo.
Costoro, seguendo il pensiero (?) dei gretini, credono di accollarsi il compito di "salvare" la terra, impoverendo e portando alla miseria gli europei, quando in tutti gli altri stati del mondo se ne guardano bene dal rinunciare ai combustili fossili.
Per fortuna saranno i parlamenti nazionali, almeno di quegli stati più seri, che provvederanno a rendere inattuabile tale decisione.
E deve essere detto forte dai partiti italiani che non condividono quel voto e che hanno votato contro, come Lega e Fratelli d'Italia: chissenefrega della decisione del parlamento europeo !
Noi non la applicheremo.
Ci sanzionano ?
Allora seguiremo il percorso virtuoso del Regno Unito.
Ogni pretesto è buono per abbandonare l'Unione del Male, una pessima compagnia con la quale farsi vedere sulla scena mondiale.
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