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17 giugno 2022

L'ipocrisia a palazzo Chigi

Ieri Draghi si è fatto, a spese nostre, un viaggetto fino a Kiev.

Non che la compagnia fosse esaltante (Macron e Scholz) ma un bel volo aereo fino in Polonia e poi in un treno con tutti i confort, per sentire sulla pelle il brivido della vacanza in zona di guerra.

Ha detto le solite parole e assunto impegni a nome dell'Italia.

Purtroppo, avendo una maggioranza parlamentare, può parlare a nome dell'Italia, molto meno a nome degli Italiani.

Io non voglio l'Ucraina nell'Unione del Male, ma sarei contento se vi entrasse al posto dell'Italia.

Io non voglio dare armi all''Ucraina inimicandomi, come già sta accadendo, chi mi ha sempre fornito petrolio, grano, gas a prezzi non da strozzo.

E non penso di essere l'unico Italiano che non condivide la politica estera di Draghi e se ne dissocia.

Ma ieri Draghi è sceso di ulteriori due gradini nell'abisso dell'ipocrisia.

Ha osato lamentarsi, lui che ne è il principale responsabile insieme a Mattarella per la loro posizione guerrafondaia che ci fa rimpiangere Andreotti, della riduzione delle forniture di gas e, dimostrando di essere quel gran fenomeno (di paraculismo) pensa di risolvere il problema con una riduzione dei consumi.

Ovviamente dei nostri consumi, perchè i tre che nel viaggio in treno se la ridevano sguaiatamente, salvo poi fare la faccia d'ordinanza durante il tour dei massacri (o presunti tali), non sopporterebbero alcun sacrificio.

Per loro non esiste aumento del prezzo o razionamento dell'aria condizionata e del riscaldamento.

Poi Draghi ha assunto un impegno che sa di non poter mantenere: ricostruire l'Ucraina facendola entrare nell'Unione del Male.

Sono stati calcolati in seicento miliardi gli euro necessari per ricostruire l'Ucraina: chi li paga ?

Qualche ignorante risponde: l'Europa !

Ma l'Europa, per avere un bilancio, ha bisogno dei versamenti degli stati che sono soldi sottratti tramite il fisco alle tasche e ai risparmi dei cittadini.

Quindi la risposta corretta è: la ricostruzione dell'Ucraina verrebbe pagata da noi.

Con aumenti delle tasse, con una drastica riduzione del Benessere e del tenore di vita, con una rapina dei nostri risparmi, con l'esproprio delle nostre case e proprietà.

Quando terminerà l'operazione militare speciale russa, avremo meno materie prime (grano, petrolio, gas etc.) e le pagheremo di più.

Avremo più inflazione e meno libertà

Avremo più povertà e meno industrie.

Avremo più debiti e meno soldi.

In compenso pagheremo la nostra quota dei seicento miliardi per l'Ucraina, venendo sempre più oppressi da fisco e governi, diventando sudditi di una Unione del Male di cui, peraltro siamo e saremo contributori netti.

Dov'è l'interesse dell'Italia e degli Italiani in tutto questo ?

Io ci vedo solo l'interesse dei notabili e del sinedrio inginocchiati davanti alla Spectre finanziaria e affaristica globale.

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